Dopo essere approdata in Consiglio comunale, con una mozione del M5S, la querelle sul mancato rispetto del contratto da parte della ditta Babele Srl, la società che dal 2011 gestisce gli impianti pubblicitari in affissione diretta, potrebbe arrivare nelle aule del tribunale. Il Comune di Aosta ha deciso infatti di risolvere il contratto con la ditta, imponendole l’immediata sospensione dell’attività di gestione e di rimuovere, entro e non oltre 60 giorni gli impianti pubblicitari.
Il contratto, fino al 31 dicembre 2019, prevedeva che la ditta corrispondesse al Comune un minimo garantito annuo di 25.000 euro più Iva. Soldi che non sono mai arrivati in tasca al Comune negli ultimi tre anni nonostante le varie ordinanze di ingiunzione. Il tutto per un credito vantato dal Comune di circa 90mila euro.
"A causa del grave inadempimento contrattuale l’Amministrazione – si legge nel provvedimento di oggi del Comune di Aosta – sta procedendo all’escussione della cauzione definitiva prestata da Ditta Babele per l’importo di 20mila euro". Per i restanti 70mila euro il comune sta valutando un’azione legale.
"Ascolteremo anche le eventuali proposte che la ditta ci farà – sottolinea l’Assessore alle Finanze del Comune di Aosta, Carlo Marzi – tutelando in ogni caso gli interessi dell’Amministrazione".