E’ positiva la risposta del Ministero dell’Economia per il patto di stabilità proposto dalla Valle d’Aosta per triennio 2008/2010. “E’ un riscontro positivo – ha detto il presidente della Regione, Luciano Caveri – ed è il segnale che i conti dell’amministrazione sono a posto”.
Soddisfazione a metà per l’assessore alle Finanze, Aurelio Marguerettaz secondo cui “sono state aumentate alcune percentuali di spesa, ma non è stata riconosciuta la possibilità di applicare i saldi di bilancio”. Il comma 656 dell’ultima legge Finanziaria prevedeva infatti per la Valle la possibilità di partecipare ad una sperimentazione sul patto di stabilità che avrebbe permesso di adottare il saldo finanziario regionale come criterio per il contenimento della spesa. Si sarebbe trattato, cioè, di migliorare, in bilancio, la differenza tra entrate e spese finali in alternativa ad una logica che fissa dei tetti di spesa indicati dallo Stato sulle singole voci.
Per la Valle d’Aosta si sarebbe trattato di un primo passo nella direzione invocata da anni dalla Valle, unitamente alle altre Regioni a statuto speciale, per restituire all’autonomia regionale l’allocazione della spesa, senza vincoli imposti dall’alto, ma nel pieno riconoscimento della propria capacità politica e istituzionale, e quindi della propria responsabilità nei confronti dei cittadini. “Il governo si è contraddetto – sottolinea Marguerettaz – perché nonostante le promesse, l’unico criterio vincolante è quanto stabilito dal consueto patto di stabilità”.