Rapina alla Bcc di Pont Suaz: le indagini procedono a 360 gradi

Gli agenti della squadra mobile della Questura stanno vagliando i nastri delle telecamere a circuito chiuso, per cercare di risalire agli autori della rapina. Dalle modalità con cui si è svolta, per gli inquirenti non si trattava di professionisti.
Cronaca

Gli agenti della squadra mobile della Questura di Aosta stanno lavorando a 360° per risalire agli autori della rapina al il Credito Cooperativo Valdostano di Pont Suaz, a Charvensod. Il colpo, messo a segno martedì scorso, poco dopo le 11,30, ha fruttato un magro bottino: 200 euro. Una donna è entrata in banca, seguita dal complice. Si è avvicinata alla cassa, ha tirato fuori la pistola e ha intimato all’impiegata di darle tutti i soldi. Anche il complice era armato.

Tutto si è svolto in pochi secondi. I due hanno preso i soldi che l’impiegata aveva in cassa, circa 190 euro, poi hanno chiesto a direttore di dare loro tutti i soldi che aveva in tasca: 10 euro. I due sono poi usciti e sonofuggiti a bordo di una Panda Bianca, risultata rubata in mattinata ad Aosta, e ritrovata poco dopo al parcheggio dell'ovovia di Pila. Lì, probabilmente, i due banditi, avevano un'altra auto. All'interno della banca, al momento della rapina, c'erano il direttore, impegnato con una cliente, e due impiegate. Ora, gli agenti della squadra mobile stanno vagliando i nastri delle telecamere a circuito chiuso, per cercare di risalire agli autori della rapina. Dalle modalità con cui si è svolta la rapina, per gli inquirenti non si trattava di professionisti.

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