Casa, numeri di vendite stazionari ma “moderato ottimismo” per il futuro

Piccoli numeri, stazionari in questi ultimi anni, ma che lasciano un 'moderato ottimismo' riguardo la ripresa del mercato immobiliare valdostano. Resta negativo il trend degli immobili industriali.
L'Osservatorio Fiaip. Da sinistra Nale, il Presidente Aresu e Diemoz
Economia, Società

Piccoli numeri, stazionari in questi ultimi anni, ma che lasciano un ‘moderato ottimismo’ riguardo la ripresa del mercato immobiliare valdostano nel prossimo futuro. Questo è quanto emerge dall’Osservatorio Immobiliare Valdostano della Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali locale, che conta 35 associati: “Il 6,5% di incremento delle compravendite 2015 italiano – ha spiegato Roberto Nale, delegato Fiaip alla Cultura e Formazione – è stato percepito anche in Valle, con un aumento dell’interesse e con più visite agli immobili. Sono tornate diverse coppie giovani con lavoro interessate all’acquisto e ad un mutuo, fattore molto positivo. Noi agenti immobiliari percepiamo una ‘ripresina’ e siamo più ottimisti rispetto a 3 o 4 anni fa. Stiamo aspettando anche noi che i fenomeni economici portino scarti un po’ più rilevanti”.

Nonostante la positività di fondo la situazione regionale rimane quasi invariata negli anni, con scarti minimi, seppur a scendere: “I numeri – prosegue Nale – si mantengono più o meno inalterati da 3 anni: nel 2015 sono state vendute 1326 abitazioni, 275 unità solo ad Aosta. Nel 2014 erano 1339 complessivi, e 1381 nel 2013”. Su Aosta il 10% delle vendute sono stati piccoli appartamenti o monolocali ed il 30% circa piccolo-medi, tra i 45 e i 75 mq, quasi la metà vendite non supera i 70 mq. I prezzi, secondo l’Osservatorio, sono in linea con quelli nazionali mentre è in ripresa il mercato delle seconde case.

Negativo invece il trend degli immobili industriali: “La situazione – sempre secondo Nale – è legata ad una economia che fatica a ripartire a livello nazionale. Oggi chi ha un negozio, un ufficio o un capannone da vendere è in grave difficoltà. Il regresso è dovuto ad una domanda molto ridotta: nel 2015 sono stati venduti 15 capannoni in Valle, 2 solamente ad Aosta”. Sempre nel 2015 sono stati
15 gli alberghi compravenduti a livello regionale e 34 gli uffici, 18 dei quali nel Capoluogo.

“Siamo un sindacato – ha spiegato invece il Presidente Fiaip Valle d’Aosta Angelo Aresu –, prendiamo dei dati e ne diamo una lettura. Il messaggio che deve passare è di ‘moderato ottimismo’ perché sul mercato italiano si segnala una ‘ripresina’. È un discorso di economia reale: finché ci saranno questi carichi fiscali sulle piccole e medie imprese e senza mercato del lavoro che riparte sarà difficile vedere una grande ripresa”.

Un nuovo elemento però, quasi inedito, si insinua nel mercato immobiliare: gli immobili di proprietà regionale e comunale che le amministrazioni stanno cercando di mettere in vendita: “Sono immobili diversi rispetto a quelli residenziali, appetibili per società o enti – conclude Aresu – e dislocati in tutta la Valle, alcuni sono fermi da anni. Ci stiamo accordando con la Regione per incontrarci, ma non c’è ancora un protocollo di intesa. Sono immobili diversi rispetto a quelli che trattiamo di solito e che dovranno essere trasformati, c’è pochissimo di residenziale”. 

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte