“Ho dormito solo mezz’ora da Cogne a oggi ma è meglio così, se vado a dormire poi sono un po'…insomma, è peggio di prima”. Dopo oltre 300km di gara l’altoatesino Peter Kienzl è ancora discretamente lucido, quando alle 9.25 entra alla base vita di Donnas, dislocata nella "solita", perchè già utilizzata per il Tor des Géants, sala polivalente Bec Renon. Corsa leggera ma efficace, rimane comunque concentrato sulla gara, nonostante il vantaggio di quasi 3 ore sugli avversari. Si cambia, ordina un piatto di pasta, prepara un beverone con acqua e integratori, prende una tachipirina e poi si fa aiutare dallo staff medico per curare delle fastidiose vesciche. “Quanto manca ancora?”, chiede a uno dei volontari. “Solo 10 ore? L’importante è che non ci sia più discesa”. Scherza, sorride, sente che la vittoria ormai è dietro l’angolo. Un angolo lungo 46km, quasi tutti in salita, lungo la valle di Champorcher, fino al Col Fenêtre e giù, per tornare a Cogne da trionfatore. “Non pensavo di arrivare qui per primo – spiega prima di ripartire, dopo una sosta di 25 minuti – ero convinto di poter entrare nei cinque di testa ma non speravo tanto”. Più duro questo 4K o il Tor che lo scorso anno hai concluso al nono posto? “Bah – sorride – siamo lì”. Simpatico e sincero, Peter Kienzl. Finisce di mangiare, beve ancora qualcosa e poi riparte con passo deciso. Salvo crisi inattese, la prima edizione del 4K Alpine Endurance Trail è sua.
La classifica
Colpo di scena, questa mattina, nell'ultima notte di gara per gli atleti che si giocano il podio: nella discesa per Pont-Saint-Martin si è ritirato l'altro altoatesino in gara, Christian Insam, terzo in classifica, per un problema ad un ginocchio. Al secondo posto, invece, c'è ancora il valdostano Bruno Brunod, arrivato a Donnas intorno alle 12.10, staccato di quasi tre ore dalla testa della corsa.