Tor des Géants, Oliviero Bosatelli ad un passo dalla vittoria

Il bergamasco, transitato alla base vita di Ollomont poco dopo la mezzanotte, è apparso lucido, in buone condizioni fisiche e allegro esattamente come lo è stato nelle precedenti 60 ore di corsa.
Oliviero Bosatelli a Ollomont - Foto di Evi Garbolino
Speciale Trail, Sport

Un passo lungo una cinquantina di chilometri e poi finalmente il vigile del fuoco Oliviero Bosatelli potrà dormire. Non prima di aver vinto la settima edizione del Tor des Géants, ovviamente. Il bergamasco, transitato alla base vita di Ollomont poco dopo la mezzanotte, è apparso lucido, in buone condizioni fisiche e allegro esattamente come lo è stato nelle precedenti 60 ore di corsa. Lo spagnolo Oscar Perez è staccato di quattro ore ma Bosatelli non ne vuole sapere di fermarsi a riposare. “Sto bene, perché dovrei fermarmi? Ormai sono quasi arrivato”. Poi mangia un po’ di pasta, un piatto di tacchino e patate al forno, un bicchiere di coca-cola ed è pronto per ripartire. I volontari della base vita rimangono in silenzio a osservarlo, increduli.

Nessuno dei precedenti vincitori – ad eccezione di Marco Gazzola che però non può essere considerato tale – è stato visto così sereno, disponibile, quasi rilassato, a questo punto del Tor. “L'ultima volta che ho dormito? Sabato scorso, sto facendo un esperimento”, scherza Bosatelli. “Ho avuto qualche difficoltà qui sull’ultimo colle (il Brison, ndr), era molto tecnico, ma per il resto direi che non ho avuto problemi”. E salvo sorprese non ne avrà neanche nell’ultimo tratto del percorso: dopo la salita al rifugio Champillon, la discesa verso Bosses e poi l’interminabile ascesa verso la porta del Paradiso, il Col du Malatrà. Da lì in poi sarà un bagno di folla (l'arrivo è previsto intorno alle 11.30). E finalmente, dopo la festa, una meritata dormita.   

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