Secondo l'Anagrafe dell'Edilizia Scolastica del Miur in Italia 6 scuole su 10 non hanno il certificato di agibilità, il 55% degli istituti scolastici sono stati costruiti prima del 1976 e solamente l'8% è progettato seguendo le norme antisismiche.
Percentuale che scende al 3,2, sempre secondo i dati ministeriali, se si parla di Valle d'Aosta, regione comunque considerata storicamente a bassa sismicità. Qui si inserisce la richiesta di documentazione tecnica fatta al Cpel – il Consiglio Permanente degli Enti Locali – da parte della Regione della quale ha parlato oggi il Presidente dell'assemblea dei Sindaci Franco Manes, per avviare gli interventi antisismici: “Entro fine dicembre 2016 – spiega – dovremmo far pervenire in Regione la documentazione tecnica riguardante le scuole medie inferiori all'interno delle Unités des Communes e del Comune di Aosta. Sempre entro il 31 dicembre i comuni devono individuare in ogni ambito un massimo di 2 edifici scolastici, con all'interno sia la scuola primaria che quella infanzia, per dare delle di priorità. L'amministrazione regionale entro fine marzo vuole partire con il primo step di carichi professionali per poter fare una valutazione a livello sismico di queste strutture”.
Entro il 31 marzo 2017, invece, verranno vagliate tutti gli altri edifici scolastici sul territorio: “E richiesta una tabella con i macro-dati volumetrici delle scuole – prosegue Manes – perché spesso non coincidevano con quelli forniti all'anagrafe scolastica. Vista difformità di dati, e visto che le parcelle saranno calcolate su volume e superficie, i dati devono essere assolutamente precisi”.
L'intento, già esplicitato dalle parti di piazza Deffeyes ad inizio settembre, è quello di individuare i criteri per definire un ordine di priorità per poter pianificare e quantificare con precisione dal punto di vista economico gli interventi necessari per il miglioramento e/o l'adeguamento sismico delle strutture scolastiche.