La cronaca spiccia, in realtà, sarebbe anche semplice. Altrettanto semplice non è raccontare quasi 5 ore di discussione che – a tratti – sono sembrati un salto indietro nel tempo, nei mesi scorsi. Un inquietante déjà-vu, insomma.
La minoranza in Consiglio comunale chiede, via mozione, di dare atto alla delibera che chiedeva la revoca dell'ormai noto 'bando anziani' approvata a ottobre. L'assessore alle Politiche Sociali Marco Sorbara propone un emendamento, e tra le pieghe si legge qualche – piccolo – dettaglio inedito: “In questi giorni ci sono stati incontri tra il Sindaco ed il Presidente della Regione, quadro che consentirebbe una nuova valutazione dell'interesse pubblico”. Ma soprattutto: “Confermiamo – sempre Sorbara – una proroga tra i 3 e i 4 mesi dell'appalto vigente e di due anni per le prestazioni sanitarie essenziali. Confermiamo da maggio o aprile prossimi e fino a dicembre l'appalto per le microcomunità ed il centro diurno come da gara precedente, strutture più sicure perché meno flessibili. Questo risponderà anche alle operatrici notturne, con ricaduta occupazionale e sulle famiglie positiva”.
Detto ciò, la situazione precipita in una serie di 'uno contro uno' che ben rende il nervosismo che serpeggia in aula. Stella Alpina ed il PD/PSI non vogliono votare la mozione: secondo loro si sta lavorando per il ritiro e per avere più fondi e va ritirata. L'Union Valdôtaine vuole approvare l'atto – emendato da loro, senza cambiamenti sostanziali – assieme alla minoranza unita.
Capiti come sono posizionati i blocchi – granitici da mesi – bisogna capirne le schegge. La maggioranza si frammenta di nuovo: Verducci (PD/PSI) attacca Caminiti (UV), che attacca Girasole (Stella Alpina). Crea, anch'egli PD/PSI, bacchetta pesantemente l'assessore Sorbara: “Sono stufo di questi giochini – spiega – io non ho le cooperative che mi portano i voti, il suo cartellino sta diventando 'rosso' assessore”. Poi Andrione, Gruppo Misto, punta al bersaglio grosso: “Voterò a favore ma emerge chiaramente che sarà Rollandin a decidere se la delibera andrà bene o no, e questo non va bene. Se decidiamo che ci vogliono più soldi dobbiamo averli e decidere noi come usarli, non siamo governati dal secondo piano di piazza Deffeyes”. Lotto – M5S – non è d'accordo con Andrione e neanche Caminiti, che non si sente agli ordini di nessuno.
Manfrin, Lega, spara su PD/PSI e Stella: “Dite chiaramente che non volete revocarlo per infantilismo o perché temete una sconfitta politica, sareste più coerenti. Peccato che voi siate già sconfitti politicamente”. Carpinello, Altra VdA, scandisce: “Voterò la mozione emendata da Sorbara ma di questa maggioranza non mi fido”. Sartore, Alpe, chiude: “Non è più tempo di balletti, si arrivi ad una decisione sulla revoca”.
Le parti, con le crepe di maggioranza sempre più evidenti sul tema 'bando anziani', rimangono fondamentalmente uguali a loro stesse, e alla medesima distanza di un mese fa. Qualcosa di non detto, però, pare esserci: al netto della dialettica di Consiglio, che a volte può essere aspra, la dichiarazione di una nuova valutazione di interesse pubblico per il bando ed i dialoghi tra Centoz e Rollandin portano ad una unica soluzione. I soldi da dare al Comune di Aosta, la Regione li ha trovati. O comunque ci è molto vicina.
La mozione è poi passata con 18 Sì di Uv e minoranza, 8 astenuti e un contrario (Crea).