Stufi di quel via vai che c’era regolarmente in un piccolo appartamento nel centro di Châtillon, alcuni residenti della zona hanno deciso di segnalare la situazione ai carabinieri.
Sono così iniziate le indagini da parte dei carabinieri di Châtillon/Saint-Vincent che hanno portato all’esecuzione di quattro misure cautelari personali nei confronti di: Sandra Beato Espinal, 39 anni, domenicana residente a Roma, a lei sono stati concessi gli arresti domicilari. Divieto di dimora nei comuni della Valle invece, per: Dalisa Flor Ramirez Los Santos, 43 anni, domenicana residente a Châtillon e per Josefina Yanet Polanco Ramirez, 43 anni, domenicana residente a Issogne. C.D.M., 54 anni residente a Sarre, invece, dovrà recarsi tutti i giorni presso la polizia giudiziaria. Le quattro donne sono accusate di favoreggimanento della prostituzione. Denunciata a piede libero, una giovane di 19 anni J. R., residente a Châtillon.
Le “lucciole” esercitavano in casa, e le loro prestazioni andavano dai 30 ai 100 euro. Le quattro donne mettevano a disposizione delle ragazze e dei clienti l’appartamento, affittato con un regolare contratto, e lì organizzavano gli incontri. Erano loro stesse a procacciare, pinificare e organizzare gli incontri con i clienti, che spaziavano dall’allevatore al libero professionista.
Le indagini sono iniziate a novembre dello scorso anno, e si sono concluse ieri, giovedì 19 giugno, quando i carabinieri hanno eseguito le misure, firmate dal gip di Aosta Maurizio D’Abrusco, su rischista del sostituto procuratore Pasquale Longarini. Nei mesi, gli investigatori hanno potuto verificare come il giro d’affari delle donne sia cresciuto, tanto da spingere alcuni cittadini a segnalare il fenomeno tramite esposti anonimi.
Dalle indagini è emerso anche, che Sandra Beato Espinal, in varie occasioni, avrebbe riscosso lei il compenso pattuito dalle ragazze con i clienti, per cui per lei l’accusa è anche di sfruttamento della prostituzione. C.D.M, invece, procacciava i clienti alle prostitute, favorendo gli incontri.