“I governi che si sono succeduti non hanno saputo rispondere ai problemi dei cittadini”

Nei 7 punti del programma anche la revisione della legge 48, la rinegoziazione dei rapporti con lo Stato per avere "condizioni finanziarie certe ma anche un'unica cabina di regia per il turismo.
Consiglio regionale XIV
Politica

Estrema personalizzazione della gestione del potere che ha prodotto un sistema anacronistico e inefficace, oltre che poco rispettoso delle regole e delle istituzioni“ e ancora “l’inadeguatezza del metodo … con la ricorrente incapacità di raccogliere il necessario consenso sulle proprie proposte”. Sono queste le accuse più pesanti che vengono rivolte al Presidente della Regione, Augusto Rollandin, nella mozione di sfiducia costruttiva depositata questa mattina.

“Nel corso degli ultimi anni la Valle d’Aosta è stata interessata e lo è tuttora, da una grave crisi economica, occupazionale, sociale e culturale, che ha contribuito a generare un solco profondo fra le istituzioni e i cittadini” si legge nel testo della mozione.

Secondo una parte dei consiglieri di maggioranza –  fra cui l’attuale assessore alla sanità Laurent Viérin e il suo predecessore Antonio Fosson, due ex assessori, Pierluigi Marquis e Marco Viérin –   "le misure messe in atto fino ad oggi dai governi regionali che si sono succeduti non state in grado di rispondere adeguatamente ai problemi della popolazione, ma anzi hanno spesso acuito tali distanze”.

Per questo i 16 consiglieri firmatari della mozione ritengono sia giunta l’ora di un “nuovo modello di governance improntato ad una accresciuta progettualità, ad una maggiore condivisione e alla massima trasparenza dell’azione politico-amministrativo, oltre che di slancio, dinamicità e di una visione prospettica a medio e lungo termine”. Un progetto che viene dichiarato “aperto a tutte le sensibilità politiche presenti in Consiglio ma anche fuori e alla società civile”.

Sette i punti del programma del nuovo esecutivo che andrà alla conta dei voti probabilmente già mercoledì in Consiglio regionale.

Si va da “Istituzioni e regole democratiche” con  la modifica della legge elettorale “che garantisca governabilità, la segretezza e la libertà del voto”, alla modifica della legge 48 “su proposta e previa intesa con gli enti locali”, l'approvazione di una legge sulle pari opportunità ma anche la rinegoziazione dei rapporti con lo Stato per avere "condizioni finanziarie certe". In “Amministrazione e società partecipate” figura il Dossier Casinò con la previsione di un “immediato piano di riequilibrio economico-finanziario", “da concertare con le parti interessate” e conseguente piano di rilancio “da mettere in atto a breve termine”.

In  “Politiche attive del lavoro e sviluppo” oltre al “ridare impulso all’agricoltura, semplificando l’accesso al Psr e ad altri strumenti di sviluppo”, c’è “un’unica cabina regia sul turismo" per coordinare le azioni e la promozione.

Sull’”Istruzione, Università e Cultura” si parla di “verifica e riorganizzazione condivisa con gli insegnanti del percorso di applicazione e di sperimentazione delle Adaptations” oltre che di rilancio dell’università e del forte di Bard.

Sui trasporti, l’esecutivo che si candida a sostituire Rollandin, mette come priorità la predisposizione del piano strategico della ferrovia e il confronto con lo Stato per la revisione delle convenzioni autostradali in corso per ridurre i costi all’utenza.

Per  l’Ambiente, in mano a Fabrizio Roscio, l’obiettivo sarà di dare attuazione e potenziare il piano di gestione dei rifiuti. Infine sulla salute e welfare la linea è quella della “prosecuzione” del lavoro fatto con “la costruzione del nuovo modello di welfare” e un “impulso ai servizi sanitari territoriali”. 

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