La Società italiana traforo del Gran San Bernardo (Sitrasb) finisce nel mirino della Guardia di Finanza di Aosta. Il Nucleo di polizia tributaria ha avviato una verifica fiscale sulla società che gestisce in concessione il 50% del traforo che collega l'Italia alla Svizzera. Sotto i riflettori delle fiamme gialle le spese compiute dalla partecipata regionale, di proprietà della Regione Valle d'Aosta per il 63,5% e della Società autostrade valdostane (Sav) per il restante 36,5%.
Gli accertamenti sono scattati dopo il caso dell'assunzione stagionale di una donna incinta da parte della Sitrasb portato alla luce in Consiglio regionale dal M5S e che finì davanti al giudice per il lavoro. Gli atti di quest'ultimo procedimento sono stati trasmessi alla procura per una presunta falsa testimonianza da parte di una segretaria.
