La seconda tornata di ricerche, condotta ieri nel bacino di Saint-Clair a Saint-Marcel, gestito da CVA, ha dato esito negativo. I vari enti che cercano Walter De Lazzari, il 62enne artigiano di Nus, di cui mancano notizie dal 12 aprile scorso, hanno quindi deciso, nella riunione di stamattina del Centro di coordinamento del piano “persona scomparsa”, di sospendere le attività sul territorio. Continueranno solo quelle investigative, curate dalle forze dell’ordine. Se da queste dovessero emergere nuovi elementi, la macchina delle ricerche si rimetterà in moto.
L’allarme per la scomparsa del fabbro del comune della “plaine” era giunto dai Carabinieri, che avevano raccolto la denuncia dei familiari la mattina del 13 aprile. Nel pomeriggio di quel giorno, l’auto dell’uomo, dopo essere stata “inquadrata” da alcuni impianti di videosorveglianza, era stata ritrovata a Pollein, in località Les Iles, vicino alla Dora. Le ricerche si erano quindi concentrate da subito sul letto del fiume.
Le operazioni erano proseguite sino al mattino di Pasqua. In quella fase, oltre alle perlustrazioni delle squadre interforze e delle unità cinofile (con “base” a Nus e Montjovet), si erano susseguiti i sorvoli in elicottero. Una prima serie di ispezioni aveva anche riguardato il bacino Saint-Clair, con telecamere usate per la ricerca sotto il livello dell’acqua, di cui era stato abbassato il livello. Di Walter De Lazzari, però, nessuna traccia.
Riunitosi il 18 aprile, a quasi una settimana dall’ultimo avvistamento dell’uomo, il Comitato di Coordinamento delle Ricerche, coordinato dal Capo della Protezione civile regionale Silvano Meroi, aveva poi deciso di proseguire nelle operazioni. Quindi, dopo quelle ulteriori esplorazioni del letto del fiume, la scelta di tornare a cercare nell’impianto CVA di Saint-Marcel. Nemmeno ieri, però, le attività svolte dalle varie organizzazioni coinvolte sono giunte ad un esito. Da oggi resta quindi in essere solo il versante investigativo.