Dopo lo stop di ieri arriva nel pomeriggio di oggi da parte del Governo regionale il via libera al Piano di rilancio della Casa e al disegno di legge collegato.
“Si tratta di un piano di ristrutturazione serio e sostenibile – sottolineano il Presidente della Regione, Pierluigi Marquis, e l’Assessore alle finanze, Albert Chatrian – orientato al recupero dell'equilibrio economico-finanziario. Il piano prevede la riorganizzazione e il rilancio dei diversi settori di attività, non solo per il futuro dell’azienda, ma anche per lo sviluppo economico di Saint-Vincent, di Châtillon e dell’insieme della Valle d’Aosta. Il piano si articola in un arco temporale sino al 2021, con un approccio nuovo e con un sostegno regionale di 20 milioni di euro in scaglioni successivi, condizionati al raggiungimento degli obiettivi del programma".
Il piano, che sarà ora illustrato domani mattina ai sindacati, ruota intorno alla necessità di ridurre i costi del personale. Per il pool di professionisti incaricati della stesura il “piano di rilancio e sviluppo delle attività del Casinò e del Resort – Hotel non può prescindere da una ristrutturazione dei costi del personale”. E ancora “sarà quindi imprescindibile – dovendo in difetto riconsiderarsi la tenuta complessiva del piano così come qui ipotizzato, ritornandosi allo scenario delineato nella comunicazione di apertura della procedura di mobilità – raggiungere, all’interno e nei tempi della procedura di mobilità, un accordo con le OOSS”.
Cosa prevede, quindi, il piano sul fronte della ristrutturazione dei costi del personale?
Le azioni “tutte necessarie e imprescindibili per la realizzazione degli obiettivi del piano di rilancio e sviluppo” delineate dal pool di professionisti sono: la conferma del "percorso Fornero" 2016-2018 “per cui vanno reperite tempestivamente le risorse”, il contenimento degli esuberi e il conseguimento di efficienza organizzativa e contenimento del costo del lavoro. Sugli esuberi gli esperti sottolineano che vanno “individuati (prioritariamente) con una modalità che coniughi le esigenze aziendali di intervento in aree ben delimitate con la volontà del personale, ipotizzandosi il pagamento di un sostenibile incentivo all’esodo in aggiunta alle competenze di fine rapporto ed alla Naspi”. Le persone interessate avranno tempo fino al 20 giugno per comunicare la propria disponibilità ad uscire dall’azienda già a partire dal 1° di luglio.
Accanto a questo l’azienda dovrà lavorare sul “miglioramento dell’efficienza, nella lotta all’assenteismo,nella versatilità organizzativa ma anche su uno stabile contenimento del costo del lavoro”.
I lavoratori potranno, quindi, essere spostati, a seguito delle uscite della Fornero, in aree dove si registrano esuberi di personale. Nell’accordo con i sindacati sarà contenuto un “impegno del personale coinvolto ad accettare il cambio di posizione e di trattamento economico e normativo”. Ai dipendenti verrà chiesto inoltre, nell’ottica di un miglioramento dell’efficienza, un incremento “dell’orario di lavoro in assenza di costi per l’azienda, la riduzione di riposi, pause e permessi, l’introduzione della banca ore attiva e passiva e la riduzione delle ferie in taluni contesti, in una logica tesa anche ad armonizzare taluni trattamenti della contrattazione collettiva della Casa da gioco e della struttura alberghiera”.
Inoltre sul fronte dei costi del lavoro il piano evidenzia la necessità di raggiungere un’intesa che dal 1 gennaio 2018 “preveda, in aggiunta all’incremento di misure per l’efficienza, una stabile riduzione, con diversa incidenza sulle varie fasce retributive, del costo del lavoro del personale di tutta l’azienda in misura tale da consentire il raggiungimento dell’equilibrio di gestione dei ricavi delle diverse attività di gioco tradizionale ed elettronico, nonché della struttura alberghiera, con il costo del personale”.
Accanto alla riduzione del numero di persone il piano di sviluppo prevede l’inserimento di alcune figure nuove, principalmente nell’area Hotel, da reperire dall’esterno e con esperienze nel settore alberghiero di lusso ma anche per sviluppare l’offerta di giochi online
La ristrutturazione dei costi del personale sembra essere anche una condizione imprescindibile per arrivare ai 15 milioni di euro di nuove aperture di credito da parte delle banche e per “attirare investimenti di terzi”. Altri 20 milioni di euro “in conto capitale” arriveranno dalla Regione in tre tranche: 8 milioni entro fine maggio, 6 entro il 30 settembre 2017 “purché sia avviato concretamente il percorso finalizzato alla riduzione dei costi del personale ed l’adozione del nuovo modello organizzativo” e altri 6 entro il 31 luglio 2018.
Sulla riorganizzazione del gioco il pool di esperti prevede poi la riduzione delle aree di gioco lavorato dalle attuali cinque a un massimo di due aree, la riorganizzazione dell’area slot-Machine riducendone il numero e attuando interventi per aumentarne la resa media giornaliera, l’ampliamento della gamma di offerta dei “giochi lavorati” e nuove offerte di giochi fra cui il gioco Live e giochi in Contesti Virtualizzati".