La Regione si compra gli impianti di risalita di Cervinia. Un’operazione da tre milioni di euro

La Cervino spa, di proprietà della famiglia Cravetto, era da tempo al collasso. E la mancanza di liquidità della società rischiava di pregiudicare l'apertura degli impianti per la stagione invernale. Rollandin: 'Abbiamo dovuto intervenire'.
Impianti di risalita a Breuil Cervinia
Politica

E alla fine è arrivato il pacchetto “salva Cervinia”. Con una delibera adottata oggi, venerdì 8 agosto, la Regione autorizza Finaosta ad acquistare il 64,98% delle azioni della Cervino spa, la società che gestisce le funivie del Breuil e di proprietà della famiglia Cravetto. Una quota che andrà ad aggiungersi al 12% già di proprietà dell’amministrazione regionale.

“Abbiamo dovuto e voluto intervenire – ha spiegato il presidente della Regione, Augusto Rollandin – per sanare una situazione agonizzante dovuta alla carenza di liquidità della società e per garantire l’apertura degli impianti nella prossima stagione invernale”. “Per noi il punto fermo – ha dichiarato l’assessore al Turismo, Aurelio Marguerettaz – resta la necessità di mantenere il livello della località turistica e lo sviluppo del comprensorio. Dovranno essere messi in programma anche ulteriori finanziamenti per rinnovare gli impianti e per rilanciare il tessuto economico, altrimenti saremo daccapo”.

La delibera approvata, quindi, permette a Finaosta di acquisire il pacchetto di maggioranza in conseguenza ad una ‘promessa irrevocabile di vendita’ da parte della famiglia Cravetto e per un importo non superiore ai tre milioni di euro. “Non violeremo i paletti europei sul regime di concorrenza – ha sottolineato Marguerettaz – perché le azioni verranno acquistate al valore di mercato”.

Già nel settembre dello scorso anno si era diffusa la notizia che i Cravetto avrebbero messo in vendita parte delle loro azioni, almeno il 51%, per far fronte ad una situazione, in qualche modo, già allarmante. "La Regione – aveva spiegato all’epoca il presidente della Regione, Luciano Caveri – non intende esercitare il diritto di prelazione nell'acquisto delle quote societarie, perché riteniamo che in questo settore il mercato debba fare la sua parte". “Questo intervento – dice oggi Rollandin – non è una chiusura, ma un’apertura a tutti i privati e i soggetti che vogliano investire nella società, siano essi i comuni e la comunità montana o potenziali investitori sul versante di Zermatt”.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte