L'intervento di un agente di polizia penitenziaria ha evitato ieri nella casa circondariale di Brissogne il gesto estremo di un detenuto di 31 anni di origini serbe. L'uomo, in carcere per furto, ha tentato il suicidio impiccandosi con delle lenzuola annodate alle grate della cella. A raccontare l’episodio è l’Osapp – l'Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria.
“La Polizia Penitenziaria fa sempre il proprio dovere –sottolinea in una nota il Segretario Generale Leo Beneduci – anche quando risorse organiche e mezzi difettano come nel caso di Aosta, l’Amministrazione penitenziaria invece a partire dagli Uffici Centrali maggiormente rilevanti come quello del personale retto da Pietro Buffa già direttore del Carcere di Torino, sono completamente sordi a qualsiasi esigenza del territorio tant’è che il carcere di Aosta continua ad essere privo di Direttore e Comandante titolari nonostante le denunce e le segnalazioni dei sindacati anche a seguito dei gravi fatti occorsi di recente”.
“A nostro avviso – prosegue Beneduci -, gli errori, le inadempienze e la sostanziale incapacità gestionale che connotano l’attuale andamento del carcere in Italia per nulla valutati da un Ministro della Giustizia sempre più assente qual è l’attuale Guardasigilli Orlando e da cui le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria, sostanzialmente abbandonati a se stessi possono, porre sempre meno riparo, comporteranno conseguenze di notevole entità per lungo tempo in danno alla collettività esterna al carcere ad Aosta come sul restante territorio nazionale”.