Rassemblement, Mouv si sfila e il progetto si sfilaccia sull’ipotesi del cambio di maggioranza

Il Movimento che esprime Elso Gerandin prende definitivamente le distanze da scelte che - scrive - "non fanno parte del nostro modo di fare politica e di considerare gli elettori".
L'incontro tra Uvp, Uv, Alpe e Mouv'
Politica

Si vedranno nella giornata di lunedì 11 settembre le delegazioni di UV, Uvp, Alpe e Mouv per capire se siglare il documento politico che dovrebbe portare alla riunificazione delle forze autonomiste della Valle d’Aosta.

Il condizionale è d’obbligo: l’incontro è certo, rimangono invece forti dubbi sui partecipanti alla riunione, così come paiono divergenti le posizioni e le intenzioni delle forze sedute al tavolo. In particolare, in queste ore, al centro del dibattito e delle dichiarazioni sui media locali c’è il futuro della giunta guidata da Pierluigi Marquis. In parole povere le forze politiche devono capire se procedere, contestualmente alla firma del documento, ad un cambio di maggioranza in Regione, il famoso “controribaltone”.

La posizione più netta è quella del Mouv che con un comunicato inviato questa sera si sfila dalla partita. “Se si vuole l'ennesimo cambiamento di Governo non legittimato dagli elettori, ciascuno si assuma le proprie responsabilità di fronte ai valdostani, ma senza pretesti subdoli e tendenziosi.” scrivono in una nota. La posizione del movimento che esprime Elso Gerandin, da sempre a favore degli Etats Généraux des Autonomistes, era già stata in parte anticipata da Luciano Caveri sul suo blog: “è necessario evitare che dentro la scatola ci sia solo un cambio del Governo regionale in carica (criticabile per molte sue scelte e neppure formula politica valida per il futuro) a pochi mesi dalle elezioni. Non credo che questo ennesimo avvicendamento in corsa verrebbe capito, specie se si trattasse di una scelta a freddo, priva cioè di vere radici, piantata lì come un alberello di Natale destinato a rinsecchirsi”.

Anche per Alpe il controribaltone non sarebbe al centro delle trattative tra i partiti autonomisti.  “Di cambio di maggioranza in questo tavolo non si è mai parlato – sostiene Alexis Vallet, presidente di Alpe – se lunedì ci venissero a dire che la condizione sine qua non per andare avanti è  quella di buttare giù l’attuale maggioranza, e non un discorso sul medio termine, ci vedremmo costretti ad alzarci e andarcene”.

Una prospettiva che scompaginerebbe ancora le carte:  lo scenario possibile, a questo punto, potrebbe essere quello di un accordo solo Uv e Uvp. Le due forze in  Consiglio regionale possono contare complessivamente su 17 consiglieri. Stringendo un’allenza con il Pd (2 consiglieri) e con Epav (2) avrebbero i numeri sufficienti a formare una nuova maggioranza.

 

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