Casinò, i sindacati critici sul piano di riorganizzazione

Le accuse che muovono le organizzazioni dei lavoratori riguardano l’assenza di una visione d’insieme e di azioni di rilancio.
Economia

E’ negativo il giudizio dei sindacati sulla bozza del piano di riorganizzazione della casa da gioco, presentata questa mattina dai vertici aziendali. Le accuse che muovono le organizzazioni dei lavoratori riguardano l’assenza di una visione d’insieme e di azioni di rilancio.

“Non c’è nessuna prospettiva se non lo spostamento di qualche tavolo” sentenzia Claudio Albertinelli del Savt “Purtroppo quello che noi denunciavamo sui limiti del piano si sta rilevando vero”.

Ai sindacati non è poi piaciuta l'assenza questa mattina all’incontro dell’Amministratore unico, Giulio Di Matteo. “Una mancanza di rispetto” dice Albertinelli.

“Ci interessa capire come l'azienda intende agire nel complesso – sottolinea Vilma Gaillard della Cgil – invece continuiamo a non aver risposte sulle persone che dovrebbero uscire con la Fornero e sul rilancio. E’ una visione un po’ a spot e non d’insieme".

A preoccupare i sindacati è poi la volontà aziendale per quanto riguarda il gioco online e live di affidarsi a delle concessionarie esterne. “Non abbiamo capito le ricadute in termini economici e occupazionali” spiega Gaillard. “Il rischio è di perdere il controllo di quel settore” aggiunge Albertinelli.

I sindacati dovrebbero ora incontrare nei prossimi giorni la proprietà.

“Se le cose vanno avanti  così – conclude Albertinelli – valuteremo anche l’ipotesi di uscire dall’accordo perché non possono essere ancora una volta i dipendenti i soli a pagare”.

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