E’ stato un incontro veloce ma denso di significati quello avvenuto questa mattina, mercoledì 3 settembre, tra l’Assessore all’istruzione e cultura, Laurent Viérin e il presidente del Consiglio, Alberto Cerise, con Papa Benedetto XVI nel corso dell’udienza generale a Roma.
L’incontro della delegazione valdostana si inserisce nel quadro delle celebrazioni tenutesi nei giorni scorsi in Valle d’Aosta per la ricollocazione sul Monte Rosa del Cristo delle Vette, l’opera realizzata nel 1955 dall’artista ed ex-partigiano Alfredo Bai, riportato in vetta al Balmenhorn, dopo il restauro.
L’incontro della delegazione valdostana si inserisce nel quadro delle celebrazioni tenutesi nei giorni scorsi in Valle d’Aosta per la ricollocazione sul Monte Rosa del Cristo delle Vette, l’opera realizzata nel 1955 dall’artista ed ex-partigiano Alfredo Bai, riportato in vetta al Balmenhorn, dopo il restauro.
Al Pontefice è stato consegnato il bozzetto della statua del Cristo, realizzato da Alfredo Bai, oltre alla pubblicazione e al DVD realizzati nel 2005 dal Comitato organizzatore del 50esimo anniversario della posa della statua. “Il Pontefice si è detto felice per tale iniziativa – ha commentato dopo l’incontro l’assessore Viérin – rivolgendo un saluto a tutta la Valle d’Aosta, della quale serba un piacevole ricordo”. L’incontro testimonia all’Amministrazione il personale riconoscimento del Pontefice all’Amministrazione regionale per aver riportato in vetta al Balmenhorn, dopo il restauro, l’opera realizzata nel 1955 dall’artista ed ex-partigiano Alfredo Bai.
"La collaborazione nata nel 2005, in occasione del cinquantenario della posa, tra il Consiglio regionale, i Comuni di Gressoney-La-Trinité e Gressoney-Saint-Jean e l’Assessorato regionale all’istruzione e cultura – ha spiegato l’assessore Viérin – ha riportato il Cristo delle vette all’attenzione del grande pubblico, mettendo in evidenza la necessità di un restauro del grande bronzo. L’operazione è stata curata dalla Soprintendenza ai Beni culturali e dalla Fonderia artistica di Verrès e si è conclusa con la ricollocazione dell’opera, divenuta ormai simbolo di pace e di unione tra i popoli, in quello che è ormai il suo sito naturale".
"La collaborazione nata nel 2005, in occasione del cinquantenario della posa, tra il Consiglio regionale, i Comuni di Gressoney-La-Trinité e Gressoney-Saint-Jean e l’Assessorato regionale all’istruzione e cultura – ha spiegato l’assessore Viérin – ha riportato il Cristo delle vette all’attenzione del grande pubblico, mettendo in evidenza la necessità di un restauro del grande bronzo. L’operazione è stata curata dalla Soprintendenza ai Beni culturali e dalla Fonderia artistica di Verrès e si è conclusa con la ricollocazione dell’opera, divenuta ormai simbolo di pace e di unione tra i popoli, in quello che è ormai il suo sito naturale".
"L’udienza che ci è stata concessa rappresenta un momento di grande sensibilità da parte del Santo Padre nei confronti di un’iniziativa così particolare e densa di significati come è quella del restauro e della ricollocazione del Cristo delle Vette – sottolinea il Presidente Cerise – Il messaggio di pace e fratellanza tra i popoli che la statua porta in sé trova così nuovo impulso e un rinnovato attestato di fede. L’apprezzamento manifestato dalla Santa Sede costituisce per le istituzioni e la Comunità valdostana una grande valenza morale oltre che spirituale".