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Snowboard, ottavo posto per Raffaella Brutto nel giorno dell’oro di Michela Moioli

Lo snowboard regala all’Italia la seconda medaglia d’oro grazie alla giovane bergamasca del cross, dominatrice della stagione. Molto positiva la prova di Raffaella Brutto
Raffaella Brutto e Michela Moioli
Pubbliredazionali, Sport

È ancora una donna a regalare la medaglia d’oro all’Italia ai Giochi Olimpici Invernali di PyeongChang. Dopo Arianna Fontana, Michela Moioli porta gli azzurri sul gradino più alto del podio olimpico con una straordinaria prova nello snowboardcross. La ventiduenne di Alzano Lombardo ha dominato tutta la stagione di Coppa del Mondo, compresa la prova disputatasi a Cervinia a dicembre. In finale Moioli ha messo dietro di sé la francese Julia Pereira de Sousa, argento, e la ceca Eva Samkova, bronzo.

Molto positiva la prova di Raffaella Brutto, che nei suoi due precedenti olimpici vantava un 17° posto a Vancouver ed un 16° a Sochi. In Corea la genovese di Courmayeur ha portato a casa il suo migliore risultato, un bell’ottavo posto arrivato dopo aver ottenuto il 19° tempo di qualifica. Nei quarti di finale Brutto aveva ottenuto – con brivido, riuscendo a rimanere in piedi dopo un contatto a poche gobbe dall’arrivo – il terzo posto di batteria, che le era valso l’accesso alla semifinale “sorellicida” con Michela Moioli, dove era giunta quarta senza riuscire a trovare una posizione nelle prime tre. Nella small final, però, Raffaella Brutto è riuscita a mettere in pista tutto il proprio valore, lottando con grinta e andandosi a prendere il secondo posto di batteria, che vale l’ottava posizione assoluta.

Queste le parole di Raffaella Brutto ai microfoni Rai: “Nel complesso sono abbastanza contenta ma non sono soddisfatta al 100% perché ho fatto qualche errore di troppo. Non sono riuscita a surfare bene, soprattutto all’inizio, sentivo un po’ la tensione. Mi spiace per la semifinale che era alla mia portata, volevo superare la Brockhoff ma sono finita a terra, poi nella small final la tensione non c’era più e sono scesa come volevo”.

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