I file all’interno dei computer, smartphone, tablet ed altri dispositivi elettronici prelevati durante le perquisizioni compiute lo scorso 10 ottobre da Squadra Mobile e Digos della Questura di Aosta sono migliaia e serve altro tempo per analizzarli a fondo. Per questo, il pubblico ministero Luca Ceccanti, titolare del fascicolo sul ritrovamento di 25mila euro in contanti avvenuto il 22 giugno 2017 durante il trasloco di una scrivania nell’ufficio del Presidente della Regione, ha chiesto la proroga delle indagini al Gip del Tribunale.
L’inchiesta, il cui orizzonte si sposta ora di altri sei mesi, vede al momento tre indagati: l’ex capo dell’Esecutivo regionale Pierluigi Marquis, il suo allora segretario particolare Donatello Trevisan e l’ex presidente del Consiglio Valle Marco Viérin. L’ipotesi su cui lavora la Procura è di concorso in calunnia, cioè di collocazione del denaro nello studio successivamente all'insediamento di Marquis, avvenuto il 10 marzo dell’anno scorso.
Oltre ad effettuare le perquisizioni di ottobre, che avevano riguardato sia gli uffici, sia le abitazioni, dei coinvolti, gli inquirenti avevano sentito, dall'apertura del fascicolo, una quindicina di persone. Assieme ai contanti, la Polizia aveva ricevuto, quali “frutti” del ritrovamento, anche altri documenti, tra i quali una carta Bancomat in uso ad Augusto Rollandin, predecessore di Marquis alla Presidenza della Regione.