Processionaria del pino, l’Assessorato all’Agricoltura tira le somme delle attività di contrasto messe in piedi nel 2017 e nei primi mesi del 2018, e che hanno coinvolto il Corpo Forestale e le Strutture Flora, fauna, caccia e pesca, Forestazione e sentieristica e Produzioni vegetali, sistemi di qualità e servizi fitosanitari.
“L’infestazione del lepidottero – scrive l’Assessorato in una nota – interessa la metà dei popolamenti di pino silvestre e di pino nero che si estendono su 9.720 ettari. L’attività di monitoraggio primaverile ha evidenziato che le defogliazioni ‘molto forti’ (dal 76 al 100% di perdita delle foglie) hanno interessato una superficie di 265 ettari, corrispondente al 3% delle pinete attaccate, mentre il 9% delle stesse pinete (892 ettari) ha subito defogliazioni ‘forti’ (con perdita di foglie tra il 51 e il 75%)”.
I danni più significativi, stando alle analisi della struttura regionale, sono stati rilevati nei comuni di Aosta, Sarre, Saint-Pierre, Quart e Villeneuve. “È tuttavia da evidenziare come, nonostante le forti defogliazioni – scrive ancora l’Assessorato – in nessuna pineta siano stati osservati casi di moria delle piante e i pini abbiano dimostrato forti capacità di ripresa”.
Nel periodo estivo/autunnale è stato effettuato il controllo della processionaria, tramite l’impiego di 277 trappole a feromone di sintesi posizionate in 42 Comuni hanno consentito la cattura di 157 mila adulti di processionaria, mentre sono stati inoltre effettuati trattamenti sulle larve attraverso l’irrorazione di un batterio tossico che hanno interessato 40 chilometri di strade nei comuni di Aosta, Avise, La Salle, Morgex, Quart, Sarre, Saint-Pierre e Saint-Nicolas.
15mila, invece i nidi invernali distrutti lungo i sentieri e le strade di maggiore afflusso, mentre sono stati 14mila e 900 quelli raccolti meccanicamente, 13mila 275 dei quali nei rimboschimenti e nelle pinete e 734 in ambito urbano. Gli interventi di taglio e abbattimento hanno interessato 129 piante. Per rinfoltire i danni causati dalla processionaria il vivaio regionale ha in produzione 18 mila piante di latifoglie varie.