L’associazione Autonomies Biens Communs ai candidati: “Si aggiorni la disciplina delle Consorterie”

La richiesta che arriva da “ABC” è quella di avviare un confronto aperto sulle recenti disposizioni in materia di domini collettivi approvate a livello nazionale.
L'Associazione Autonomies Biens Communs. Da sx Roberto Louvin, Sylvie Chaussod e Mario Vietti
Politica

Dopo essersi presentata, poco meno di tre mesi fa, l’associazione “Autonomie Biens Communs” parla alla politica e, puntando alla loro stessa natura, rivolgono ai candidati alle Regionali un appello: aggiornare la normativa che disciplina i “beni comuni”.

La richiesta che arriva da “ABC” è quella di avviare un confronto aperto sulla base delle recenti disposizioni in materia di domini collettivi approvate a livello nazionale a seguito delle quali, scrivono le Consorterie “è necessario rivedere rapidamente ed aggiornare la disciplina delle Consorterie valdostane. Questo momento rifondativo per i domini collettivi deve avere i suoi riflessi anche nell’ordinamento regionale, la cui normativa in materia risale agli anni ’70”.

“È ormai imprescindibile attualizzare la normativa regionale per ridare centralità alle Consorterie – scrivono nella lettera aperta ai candidati –, un istituto che ha caratterizzato la storia e l’organizzazione delle comunità rurali e che deve essere nuovamente valorizzato per una gestione sostenibile e responsabile del nostro territorio montano.  

L’esigenza, secondo “Autonomie Biens Communs”, “è quella di intraprendere, quanto prima, un processo di riforma aperto, trasparente e partecipativo, che veda il coinvolgimento diretto delle Consorterie (riconosciute e non), degli ordini professionali interessati e dei diversi portatori di interesse. Chiediamo perciò che questa aspettativa trovi attenzione da parte delle forze politiche impegnate nel confronto elettorale e un concreto riscontro nei Vostri programmi, restando a disposizione per avviare il necessario dibattito”.

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