I Sindacati puntano il dito su Grimod per l’applicazione del ‘decreto Brunetta’: mancato confronto

I sindacati criticano la decisione assunta dal Comune di Aosta, di applicare l'art.72 del 'decreto Brunetta' che prevede il licenziamento dei dipendenti, che hanno raggiunto i 40 anni di servizio, indipendentemente dall'età anagrafica.
La Giunta Grimod al completo
Economia
L’immediata sospensione dell’attuazione della deliberazione comunale 331/2008, relativa all’applicazione del decreto Brunetta, e l’urgente convocazione di un tavolo di confronto è quanto richiedono le organizzazioni sindacali CGIL – CISL – SAVT  e UIL, rispettivamente al sindaco di Aosta Guido Grimod e al Presidente della Regione Augusto Rollandin.

Nello stesso giorno in cui CGIL – CISL – SAVT –UIL della Valle d’Aosta chiedevano al Presidente della Giunta Regionale di aprire un tavolo di confronto sull’applicabilità del decreto legge 112/2008 ( decreto Brunetta oggi legge 133/2008 ) al comparto Regione/Enti locali, sul quale la Valle d’Aosta ha competenza primaria, – si legge nella nota – la Giunta Grimod ha deliberato di applicare la disposizione, prevista dall’Art.72 – comma 11-, di licenziare i dipendenti, che hanno raggiunto i 40 anni di servizio, indipendentemente dall’età anagrafica, a prescindere dalle competenze e dalle necessità effettive del servizio, aprendo così a soluzioni che non esistono nel privato”.

“L’iniziativa non ha visto il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali – continua la nota – prendiamo atto che la Giunta Grimod, nei fatti, ritiene che dei sindacati si possa fare a meno, che al massimo si possano comunicare loro le decisioni già assunte, contravvenendo così allo spirito e ai dettati delle norme contrattuali che disciplinano le relazioni sindacali su una materia delicatissima quale il diritto al lavoro”.

La decisione della Giunta Comunale di Aosta, infatti, collocando coattivamente a riposo a prescindere dall’età anagrafica il dipendente che abbia compiuto 40 anni di anzianità contributiva, rischia di disperdere professionalità qualificate e sperimentate che, anche a causa delle norme sul blocco delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione, potrebbero non essere mai sostituite causando un peggioramento dei servizi offerti ai cittadini”.

Richiamando il rischio di entrare in contraddizione con la difesa delle competenze  statutarie regionali, le OO.SS ribadiscono che il tema  della  diretta applicabilità delle norme contenute nel decreto 112/2008 al Comparto Unico Regionale deve essere oggetto di approfondimento, in un tavolo per la costituzione del quale il Presidente della Giunta Regionale si è già impegnato.
Sul tema, inoltre, le OO.SS evidenziano che “l’Amministrazione regionale ha già una propria normativa, concertata con il Sindacato, che potrebbe essere estesa  a tutto il comparto .

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