E’ ripresa oggi, mercoledì 30 maggio, dinanzi al Gup del Tribunale Giuseppe Colazingari, l’udienza preliminare legata ad un presunto giro di cocaina tra il quartiere Cogne di Aosta e altri comuni della “plaine”. L’operazione antidroga della Squadra Mobile della Questura era scattata a fine 2016, coinvolgendo undici persone, tutte accusate di traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti.
Stamane, sette imputati sono stati ammessi al rito abbreviato, richiesto tramite i rispettivi legali al termine della scorsa udienza. E’ quindi stata avviata la discussione, con il pm Luca Ceccanti che ha chiesto sei anni di reclusione a testa per sei di loro. Si tratta dei fratelli Franco Nicotera (42 anni, impresario di Pollein) e Gaetano Nicotera (47, che gestiva il bar “Grifon d’Oro” di via Mont Fallère, cui il questore aveva anche sospeso la licenza), dei fratelli Maurizio Carboni (47) e Raffaele Carboni (entrambi di Villeneuve), nonché di Lirim Nela (29, La Salle). Secondo gli inquirenti, i primi due erano le figure di “primo piano” dello smercio di “neve”, che rivendevano a 80 euro al grammo e di cui si approvvigionavano anche dagli altri tre.
Il pubblico ministero ha quindi chiesto due anni di carcere per Mohamed Mathlouthi (25, Quart), cui è contestato il possesso, ai fini di spaccio, di hashish e marijuana, per un totale complessivo superiore ai 250 grammi. In uno dei controlli in cui era stato fermato dalla Sezione narcotici della “Mobile”, assieme a lui c’era anche Youssef Kadimi (35, Nus), accusato di aver tenuto i contatti con il fornitore dello stupefacente attraverso il cellulare di Mathlouthi, per il quale è stato proposto il patteggiamento ad un anno di reclusione, su cui il gup si pronuncerà prossimamente.
Nessuna richiesta di riti alternativi, infine, da parte di Ylli Nela (31, Morgex), Fran Memaj (42, Aosta) – considerati altri “fornitori” dei Nicotera – Vasil Kalia (25 anni, Torino) e Aleksander Mhillay (23 Sarre), protagonisti, nella ricostruzione degli inquirenti, dei “viaggi” in cui la cocaina arrivava in Valle da Torino. Per loro, il giudice potrà disporre il rinvio a giudizio con rito ordinario, oppure il proscioglimento (l’archiviazione). L’udienza è stata aggiornata al 3 ottobre prossimo.