Università e Ivat insieme per promuovere ‘il fare artigiano’ tra i giovani

Attivato nell'ateneo valdostano il laboratorio sul ' Patrimonio artigianale locale". L'iniziativa, in collaborazione con l'Ivat, vuole avvicinare gli studenti all'artigianato, offrendo anche lavori di tirocinio e di stage nel futuro MAV.
La futura sede del MAV a Fénis, in fase di allestimento
Società
In previsione della futura apertura del MAV, il futuro Museo dell’Artigianato Valdostano di Tradizione, in fase di allestimento a Fénis e che, secondo le previsioni, dovrebbe aprire i battenti nel mese di gennaio, è stato attivato nei giorni scorsi, presso il terzo anno del corso di laurea in Scienze dell’Educazione ai beni ambientali e culturali dell’Università della Valle d’Aosta, il laboratorio «Il patrimonio artigianale locale: tutela, valorizzazione e didattica». L’iniziativa, che è il frutto della collaborazione tra IVAT (Istituto Valdostano di Artigianato di Tradizione) e l’ateneo valdostano,  si pone tra gli obiettivi quello di presentare il “Progetto Museo” inteso non solo come luogo di conservazione, ma come polo di ricerca, valorizzazione, divulgazione e didattica del patrimonio, attraverso l'analisi dei beni culturali di interesse demo-etno-antropologico e artigianale, nonché di natura materiale ed immateriale che concorrono a formare l'identità individuale e collettiva.
La collaborazione con l’Università della Valle d’Aosta – precisa in una nota il Presidente dell’IVAT, Rudi Marguerettaz si inserisce in un progetto culturale di largo respiro che l’IVAT ha intrapreso da diverso tempo e che vedrà la prossima apertura del MAV quale punto di riferimento dell’artigianato, in cui si ritrovino i tratti caratteristici del patrimonio culturale valdostano. Il percorso attivato con l’UNI VdA si inserisce in questo contesto. Il MAV, infatti, è stato concepito come luogo di ricerca e sperimentazione, oltre che di conservazione e salvaguardia dei manufatti artigianali locali: il coinvolgimento dei giovani studenti, che potranno trovare in futuro anche una posizione di collaborazione lavorativa con il Museo, va in questo senso”.

Sono una quindicina gli studenti che si sono iscritti al laboratorio, iniziato il 16 ottobre e condotto da Nurye Donatoni, conservatore – responsabile museale del MAV. Della durata di un semestre, il percorso alterna ore teoriche ad esercitazioni pratiche e presterà particolare attenzione alla realtà artigianale regionale, che sarà confrontata con le zone alpine limitrofe (Francia, Svizzera). Il programma del corso prevede, inoltre, visite guidate a mostre e a sedi museali, con il coinvolgimento di diverse figure professionali che collaborano all'interno del MAV. Tra le finalità del corso, infatti,  quella di formare i ragazzi in previsione di eventuali lavori di tirocinio e di stage presso il Museo dell'Artigianato Valdostano di tradizione.

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