E' partito con il botto il Gran Paradiso Film Festival. Già oltre 3000 le presenze registrate nei primi giorni di manifestazione.
Martedì, ospite del De Rerum Natura, Giuliano Amato ha proposto al pubblico una lectiomagistralis sul tema Confini, sottolineando come la storia dell’umanità sia una storia di migranti e come saremmo tutti africani e neri se non fossero esistite le migrazioni.
Ieri è toccato invece a Don Luigi Ciotti, che ha emozionato con la sua testimonianza di vita consacrata all’attenzione alla fragilità, alla ricerca della giustizia e all’educazione alla legalità.
Don Ciotti ha evidenziato come il grido della terra e la sofferenza dei poveri siano due facce della stessa medaglia. Ha poi dichiarato “c’è una paura del cambiamento, viviamo un momento di grande fragilità e insicurezza: c’è la paura dell’altro, dello straniero, dobbiamo riflettere sulle nostre paure per cercare di superarle e andare oltre, per rompere questi confini e fare sì che non ci siano muri”.
Un altro momento toccante è stato l’ omaggio a Vittorio Peracino (1938-2018), veterinario e ispettore sanitario del Parco Nazionale Gran Paradiso, che è partito da un sogno e ha reintrodotto lo stambecco su tutto l’arco alpino.
Oggi saranno ospiti del Festival Flavio Caroli e Fabio Fazio.
Venerdì 27 sui Prati di Sant’Orso appuntamento fuori programma: il pubblico potrà osservare, tra un film e l’altro, grazie allo spegnimento delle luci pubbliche, la “luna rossa”, l’eclissi più lunga del secolo,
Sul sito del Festival è consultabile il programma completo di tutti eventi.