Due anni e sei mesi di reclusione sono la pena inflitta dal giudice Davide Paladino a Stefan Chereji, camionista 47enne di origini romene, comparso a processo oggi, martedì 18 settembre, con l’accusa di lesioni personali e porto di oggetti atti ad offendere. Svoltosi con rito abbreviato, il giudizio era scaturito da fatti risalenti alla notte della vigilia dello scorso Natale, 24 dicembre.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Compagnia di Aosta, l’uomo aveva estratto un coltello “a farfalla”, dopo essere stato accerchiato nel centro di Aosta da una decina di ragazzi, cui aveva chiesto indicazioni su dove trovare un locale per fare “un po’ di fiesta”. Due dei giovani avevano riportato ferite lacero-contuse al mento e alla fronte.
Le vittime, subito dopo l’aggressione, avevano dato l’allarme. Sentite dai militari, erano riuscite a fornire la descrizione del feritore. Le ricerche avevano coinvolto, oltre al Nucleo Operativo Radiomobile dell’Arma, anche le “Volanti” della Questura, e l’uomo era stato individuato, ore dopo, a bordo di una bicicletta, in via Chambéry.
Nella perquisizione seguita al fermo, i militari avevano rinvenuto, in un marsupio, il coltello usato nell’aggressione e denunciato il camionista. All’udienza di stamane, il pubblico ministero Carlo Introvigne aveva chiesto una condanna a due anni, invocando per l’imputato le attenuanti generiche. Chereji era difeso dall’avvocato Filippo Vaccino.