Chiusa l’inchiesta sul Crer: indagato l’ex presidente Baccega

Il reato contestato è l’indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Enzo Baccega avrebbe omesso di rendicontare alcune voci, ottenendo indebitamente contributi regionali per 90 mila euro tra il 2012 e il 2015.
soldi, euro
Cronaca

Chiuse dalla Procura della Repubblica le indagini preliminari nei confronti dell’ex presidente del Circolo Ricreativo Ente Regione – Enti Locali, Enzo Baccega. Al già responsabile dell’associazione, impegnata nell’organizzazione del tempo libero dei dipendenti del comparto pubblico regionale, viene contestata l’indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.

Secondo quanto accertato dai militari della Guardia di finanza, coordinati dal pm Luca Ceccanti, l’indagato non avrebbe indicato, nei rendiconti del Crer finiti all’attenzione degli inquirenti, il saldo passivo. In quei documenti contabili, inoltre, non comparirebbero i ricavi legati ad attività commerciali, come il tennis.

Omettendo tali voci – è la tesi accusatoria – Baccega avrebbe rappresentato una situazione economica diversa da quella reale, percependo indebitamente (perché in assenza dei presupposti di legge) fondi regionali per 90mila euro, nel periodo tra il 2012 e il 2015. I contributi di piazza Deffeyes all’associazione, disciplinati da una normativa del 1991, sono passati dai 57mila euro del 2005 ai 18mila del 2016. Ad essi si aggiungono anche le erogazioni di Usl e Celva.

Enzo Baccega era stato presidente del Crer per diciotto anni. Fino all’aprile 2016, quando gli era subentrato il consigliere comunale aostano Vincenzo Caminiti, dimessosi pochi mesi dopo lamentando “una situazione insanabile” del Circolo sul piano economico. Il “Caos Crer” era stato anche, nel febbraio 2017, al centro di una riunione della seconda commissione del Consiglio regionale.

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