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Una sala strapiena composta da autorità regionali, dai sindaci, dai consiglieri regionali e dai partecipanti alla decima edizione della Scuola per la Democrazia ha atteso composta, per almeno mezz’ora, l’arrivo in sala del Presidente della Repubblica, invitato a prendere parte ai lavori dell’iniziativa organizzata dall’Associazione ItaliaDecide di Luciano Violante con il sostegno del Consiglio regionale della Valle d’Aosta.
Mattarella, atterrato ad Aosta pochi minuti dopo le 16, è arrivato a Palazzo regionale dieci minuti dopo dove ha trovato sulla piazza ad accoglierlo la Presidente della Regione Nicoletta Spelgatti, il Presidente del Consiglio, dimissionario, Antonio Fosson, il sindaco di Aosta Fulvio Centoz e lo stesso Violante.
Fuori dal Palazzo invece, ad attendere il Capo di Stato, una Aosta blindata da un grande dispiegamento di Forze dell’ordine, con le vie d’accesso a piazza Deffeyes delimitate da transenne e nastri lungo via Festaz ad impedire i parcheggi.
Non molto numerosa la partecipazione della cittadinanza, che ha accolto Mattarella sventolando le bandierine, consegnate prima del suo arrivo, italiana e valdostana. In questo sventolio tricolor-rossonero, però, non è mancata un po’ di delusione per un arrivo ed una partenza-lampo, con il Presidente che non si è soffermato neanche un minuto a salutare gli avventori.
L’ingresso in sala del Presidente è stato salutato da una platea in piedi e un lungo applauso.
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Grandi soddisfazioni.