Il Conservatoire va alla conquista dell’Europa

Durante l'inaugurazione dell'Anno Accademico sono state illustrate la volontà di apertura di orizzonti e le iniziative per far sì che il Conservatorio diventi un punto di riferimento della formazione musicale in Europa.
Conservatoire de la Vallée dAosta Inaugurazione anno accademico
Cultura

Il Conservatoire de la Vallée d’Aoste è pronto a proiettarsi nel futuro. La presidentessa dell’istituto, Emanuela Lagnier, non lesina le parole per descrivere il momento storico della scuola musicale per eccellenza della regione: “Il Conservatoire ha avuto momenti difficili e complessi, è inutile negarlo, però ha saputo anche dare forti segnali di ripresa e di crescita. La formazione che contraddistingue questa scuola è altissima e tutto l’insieme dei docenti e del Cda è teso alla valorizzazione dei nostri talenti. Tutti noi dobbiamo fare lo sforzo di proiettarci nel futuro, intanto stiamo piazzando i nostri migliori talenti nelle istituzioni musicali più prestigiose d’Italia e d’Europa. Questa scuola deve aprire gli orizzonti ai suoi studenti e per farlo dobbiamo pensare al futuro e lavorare insieme”.

L’appuntamento per l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2018-2019 è stato anche l’occasione di intitolare il bellissimo auditorium, perfetto nell’acustica, a Renato Arnod, una grande e importante figura del panorama musicale valdostano, come sottolinea la vedova Anna Bajno: “Ho trascorso accanto a mio marito alcuni momenti fondamentali della crescita di questa istituzione. Renato era un uomo eccezionale, al di là del lavoro e del lato professionale. Ha creduto fortemente nel potenziale della regione dal punto di vista musicale e ha messo in condizione tanti valdostani di amare e poter studiare la musica come lui stesso aveva fatto. In 42 anni ha accompagnato i suoi studenti dall’ingresso in Conservatorio fino alle battute finali”.

Doveroso il ricordo a Renato Arnod, figura di quel passato che nessuno in Conservatoire dimentica e da cui si deve ripartire per diventare un’istituzione non solo a livello italiano, ma europeo, come spiega il direttore Renato Meucci: “Il nostro futuro è denso di progetti, speriamo di poter avere nei prossimi anni tanti studenti da fuori che vorranno venire qui a studiare, in quest’ottica dobbiamo crescere e lo stiamo facendo per esempio con il conseguimento della Carta Ce, ossia il passaporto che permette alla nostra istituzione di ospitare insegnanti e studenti e di attivare la mobilità per i nostri alunni. Da Bruxelles ci hanno dato il via libera e a breve avremo già 3 nuovi professori, due da Malaga e uno da Strasburgo, che verranno a insegnare qui ad Aosta. Per noi è fondamentale stringere rapporti con altre istituzioni, siamo proiettati verso le altre regioni italiane limitrofe, ma soprattutto con l’estero e posso dirvi di aspettarvi grandi cose per il prossimo anno e per il futuro in generale”.

L’inaugurazione ha inoltre dato la possibilità agli studenti di esibirsi e di dimostrare l’altissimo livello della scuola. A susseguirsi sul palco L’Ensemble femminile del Conservatoire (diretto da Luigina Stévenin e accompagnato al pianoforte da Viviana Zanardo), il Quatour du Conservatoire (un quartetto di archi), Nicola Forlin, eclettico pianista e direttore di coro e il Quintet de Cuivres (ottoni).

Conservatoire de la Vallée dAosta Inaugurazione anno accademico
Conservatoire de la Vallée dAosta Inaugurazione anno accademico

 

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