‘Ndrangheta: illegittima l’amministrazione giudiziaria della “Edilsud”

La questione è stata riesaminata in Appello dopo che, lo scorso gennaio, la Corte di Cassazione aveva accolto il ricorso dei fratelli Tropiano, titolari dell'impresa, disponendo il rinvio. Per i magistrati, carente l'“attualità” del provvedimento.
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Cronaca

Pronunciandolo illegittimo, la Corte d’Appello di Torino ha annullato il decreto di applicazione dell’amministrazione giudiziaria all’impresa “Edilsud” dei fratelli Tropiano. La misura di prevenzione, della durata di un anno e mezzo, si era conclusa nel novembre 2017. A disporla era stato il Tribunale di Aosta, assumendo la prima decisione del genere in Valle, e la conferma era giunta dai giudici di secondo grado.

I titolari dell’azienda, tuttavia, nel maggio dell’anno scorso, avevano presentato ricorso in Cassazione. La Suprema Corte lo aveva accolto nel gennaio 2018, decidendo inoltre il rinvio ad un’altra Sezione della Corte d’Appello per il riesame della questione. “Solo l’amministrazione giudiziaria – afferma l’avvocato Silvano Rissio, che ha assistito l’impresa – è costata circa 11 mila euro, con le altre spese si arriva facilmente a 20-30 mila. Non escludo un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo su questo aspetto”.

La vicenda che aveva spinto il Tribunale di Aosta a disporre la misura era legata al contatto tra i fratelli Tropiano e Raso, nell’ambito della vendita alla Regione del parcheggio pluripiano dell’ospedale “Parini”: secondo un’indagine dei Carabinieri, i primi avevano cercato i secondi per “liberarsi” da una tentata estorsione “operata dalla cosca Facchineri” nei confronti della loro impresa edile. Per i giudici dei primi due gradi di giudizio, dai fatti emergeva che “i Tropiano conoscevano l’appartenenza dei Raso alla ‘ndrangheta e si rivolgevano a loro per risolvere determinate questioni con modalità tipiche della criminalità organizzata”.

La Cassazione, però, nel ritenere fondato il ricorso degli imprenditori, aveva messo nero su bianco, tra l’altro, che “a venire in rilievo sono i rapporti personali tra i Tropiano e i Raso: non si comprende perché la Edilsud s.r.l.” debba “essere coinvolta”. Una constatazione cui i magistrati del nuovo esame in Appello hanno affiancato quella sull’assenza di “attualità” nelle valutazioni alla base dell’amministrazione giudiziaria, perché “l’unico e ultimo fatto rilevante risale al 2011”, cioè diversi anni prima della misura di prevenzione.

Per effetto del decreto ora annullato, era scattato l’affiancamento, agli organismi dirigenti dell’impresa, del commercialista Filiberto Ferrari Loranzi. L’obiettivo dell’indizione dell’amministrazione giudiziaria era l’elaborazione di un protocollo, relativo alle verifiche sugli affidamenti di sub-appalti e sulla clientela, nell’ottica – secondo i giudici – di evitare le infiltrazioni della criminalità. La definizione, congiunta, delle modalità della conduzione aziendale rientrava inoltre nel mandato del professionista.

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