“Non possiamo per ora raccontare ai giornali come ci stiamo muovendo, ma lo stiamo facendo con estrema determinazione e con precisione senza rallentare nulla e in stretto rapporto con il ministero degli Interni”. Il presidente della Giunta Antonio Fosson, intervenendo sul palco del salone regionale in occasione della Festa della Valle d’Aosta, ha voluto fare un riferimento all’indagine “Geenna” e alle vicende che hanno visto l’arresto di sedici persone, tra cui tre esponenti politici valdostani.
Nel farlo, Fosson ha colto l’occasione per difendere il doppio ruolo, previsto da quello Statuto speciale di cui oggi si festeggiava il 71° anniversario, di presidente della Giunta e prefetto: “Una specificità che vogliamo difendere e valorizzare”. “Le funzioni prefettizie – continua – devono essere svolte in stretto rapporto con gli Interni, soprattutto in casi così gravi: ciò che era nella nostra diretta competenza, come la sospensione degli Amministratori comunali e l’avvio delle procedure per la sospensione del Consigliere regionale, lo abbiamo fatto immediatamente, non appena ricevuti gli atti della magistratura torinese”.
Fosson ha infine voluto rassicurare i presenti: “Stiamo tutti lavorando, consci della delicatezza della questione e dell’urgenza, perseguendo l’obiettivo di ricostituire e rafforzare la legalità in ogni ambito della vita nella nostra regione”.
Non si è trattato dell’unico riferimento alle indagini, anche la presidente del Consiglio Valle Emily Rini ha parlato di “un momento storico non facile”. “Non possiamo e non dobbiamo sottacere il terremoto giudiziario che si è scatenato in Valle d’Aosta nelle ultime settimane e che ha coinvolto alcuni rappresentanti delle istituzioni – ha aggiunto – siamo solo alla fase delle indagini preliminari, ma io mi auguro sin d’ora che la magistratura possa fare quanto prima piena luce sulle ultime vicende di cui siamo venuti a conoscenza”.
Anche il presidente dell’assemblea dei sindaci del Cpel e del Celva, il sindaco di Doues Franco Manes, ha toccato l’argomento della “crisi di ideali e valori” che rischia di investire la Valle d’Aosta, parlando di “fatti di cronaca che lasciano a dir poco sbigottiti” e di un “profondo senso di sgomento che percepiamo nei nostri concittadini e che credo tutti, almeno in parte, sentiamo intimamente nostro”.