Nella difficile situazione che attraversa la Engineering.it potrebbe prospettarsi qualche schiarita.
Il colosso dell’Ict, che aveva annunciato 236 licenziamenti e 52 esuberi nella sede di Pont-Saint-Martin, ha aperto la possibilità di ricorrere a strumenti alternativi al licenziamento, come la cassa integrazione e la mobilità solo per i lavoratori che si rendessero disponibili. La novità è emersa durante l’incontro fra i sindacati e l’azienda avvenuto il 2 dicembre scorso a Roma presso il ministero del lavoro.
“Siamo di fronte ad una parziale modifica della posizione aziendale che andrà verificata nel prossimo incontro” hanno commentato, in una nota, le organizzazioni sindacali Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm.
“Non si tratta di un passo indietro dell’azienda – dichiara prudentemente Flavia Bego della Rsu Fiom della sede di Pont-Saint-Martin – ma di un momento di stasi in vista del prossimo incontro che si terrà il 16 dicembre. Queste misure rischiano di essere un palliativo senza che venga risolta seriamente la situazione. Il momento della verità per capire il merito della proposta dell’azienda sarà quello di metà dicembre”.
Le organizzazioni dei hanno deciso di informare i lavoratori usando le ore necessarie, secondo necessità, dalle 16 ore di sciopero già proclamate. L’agitazione comunque continua, ma le modalità dipenderanno dall’andamento del negoziato.