“Ci viene sempre detto che le cose non possono cambiare, che dobbiamo adeguarci e rassegnarci. Io non ci credo: ognuno può fare qualcosa per far sentire la propria voce. Nel mio piccolo io ci voglio provare, mi impegno a fare quello che è in mio potere”. Jacopo Jans è un ragazzo di 18 anni che ha decisamente fatto sua l’etica dell’engagement, che lo spinge ad agire ed impegnarsi “nel suo piccolo”, cioè nel suo tempo e nel suo spazio.
Jacopo ha le idee chiare ed è attivo su parecchi fronti: nel consiglio d’Istituto del Liceo classico XXVI Febbraio, di cui frequenta l’ultimo anno, nella consulta regionale degli studenti, e anche nella YouthBank, iniziativa promossa dalla Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta. Nel suo futuro c’è l’intenzione di frequentare la Facoltà di Relazioni Internazionali dell’Università di Ginevra.
Proprio sulla scia di questo suo attivismo e di questi suoi interessi, Jacopo dal 28 marzo al 3 aprile prenderà parte al progetto Change the World Model UN New York City, un viaggio a New York presso la sede delle Nazioni Unite: “Si tratta di un progetto organizzato dall’Associazione Diplomatici che ho scoperto su Internet”, ci racconta. “Ero quasi incredulo ma ci ho voluto provare: ho fatto un colloquio via Skype in cui mi hanno chiesto le mie competenze ed i miei titoli e la mia motivazione. Sono stato scelto, ed ho anche vinto una borsa di studio che copre in parte le spese di viaggio”.
Il giovane aostano prenderà parte ad una simulazione delle Nazioni Unite insieme ad altri 2500 studenti di 140 paesi di tutto il mondo: “Ognuno di noi appartiene ad una commissione: discuteremo le posizioni degli Stati che rappresentiamo cercando delle soluzioni ai problemi che si pongono, ed al termine ci sarà un’assemblea plenaria in cui si voteranno le risoluzioni finali. Nel corso del forum assisteremo anche a conferenze ed interventi di personaggi di rilievo nel mondo della diplomazia internazionale”. Jacopo rappresenterà Antigua e Barbuda nella UN Habitat. La simulazione durerà tre giorni e mezzo, mentre il restante periodo sarà dedicato alla visita di New York e dei suoi musei.
“Sono molto emozionato, non vedo l’ora di affrontare questo viaggio: mi aspetto di incontrare tante persone provenienti da tutto il mondo, che è una cosa importantissima, ed anche di conoscere da vicino il funzionamento delle Nazioni Unite. Cercherò di far sentire la mia voce e trarrò grande ispirazione da quest’esperienza”.