Nelle limpide giornate invernali, scendendo da Pila in funivia, si può comodamente osservare, dall’alto, la cappa di smog che sovrasta come un coperchio il capoluogo valdostano. Eppure, da qualche anno a questa parte, la situazione è globalmente migliorata. Lo evidenziano i dati forniti questa mattina dall’Osservatorio della qualità dell'aria in ambito urbano, istituto dal Comune di Aosta, al quale partecipano dirigenti ed amministratori della Regione e del Comune, i responsabili dell’Arpa Valle d’Aosta, esponenti delle categorie produttive ed i rappresentanti di diversi sindacati, enti ed associazioni.
Le centraline installate in piazza Plouves , al quartiere Dora e in via Primo Maggio, nel 2008, hanno riscontrato un sensibile miglioramento della qualità dell'aria, che comunque conferma un trend già evidenziato negli anni precedenti. I risultati più incoraggianti sono quelli relativi al benzene, facilmente imputabili, in buona parte, alla migliore efficienza delle marmitte catalitiche: la sua concentrazione media annua, nei primi anni del secolo, sfiorava il tetto massimo consentito (5 µg/m3), ma progressivamente si è ridotta fino a raggiungere circa 1,2 µg/m3.
Restano costanti, rispetto al 2007, e al di sotto dei limiti previsti, i valori relativi alle polveri sottili più piccole, e quindi pericolose, le Pm2.5, dal diametro inferiore ai 2,5 µ. Stesso discorso vale per le Pm10 e il biossido di azoto. Sono stati comunque registrati diversi picchi isolati di concentrazione, nell’aria, di questi elementi inquinanti, tuttavia i valori medi annui, in base ai parametri di legge, sono rimasti accettabili. Purtroppo sono piuttosto numerosi i superamenti dei limiti della media oraria di biossido di azoto (Na2) rilevati dalle centraline. Se in un anno, infatti, è consentito “sforare” 18 volte, nel 2008 i rilevatori hanno registrato ben 54 superamenti in piazza Plouves e 44 in via primo maggio.
Comunque si può parlare di un graduale miglioramento della situazione, nonostante il permanere di alcune criticità. Aosta continua ad essere la città con il più alto numero di auto immatricolate, anche se questo dato comprende anche gli automezzi registrati qui per via del costo inferiore dell’immatricolazione in Valle.
Come conferma Marcello Dondeynaz, “mobility manager” dell’amministrazione comunale, i mezzi pubblici, complice l’attribuzione dei buoni benzina, non riescono ad essere sufficientemente concorrenziali rispetto all’auto privata, che continua ad essere, purtroppo, il mezzo di trasporto preferito dei valdostani.
Sono un milione e seicentomila le persone che nel 2008 hanno utilizzato i mezzi pubblici di linea della Svap, un numero sostanzialmente invariato rispetto agli anni precedenti.
Qualche segnale moderatamente incoraggiante viene da iniziative come “Allô Nuit”, servizio utilizzato, in alcune occasioni, fin da quasi duecento persone, e “Allô Bus”, la navetta su chiamata, progetto che ha superato la fase sperimentale.