Per riprendersi dalla batosta elettorale delle regionali, che lo hanno collocato fuori dal Consiglio regionale, il Partito Democratico della Valle d’Aosta punta su una donna, Edda Crosa. Una candidata “di valore”, per usare le parole di Sara Timpano, segretaria regionale del Pd, “con un’esperienza professionale significativa che ha deciso di mettersi in gioco e di spendersi per un’Europa più unita, più vicina ai cittadini”.
Sessantadue anni, laureata in giurisprudenza, dirigente regionale, Edda Crosa viene ancora oggi identificata da molti come la first lady di Confindustria Valle d’Aosta dove ha ricoperto il ruolo di direttore generale per 22 anni, fino ad ottobre del 2018. “Un’esperienza lunga e importante che mi ha consentito di crescere, di sedere a diversi tavoli, di approfondire tematiche legate all’Europa, come i meccanismi di funzionamento dei fondi europei, il tema del lavoro, del welfare, della scuola, dell’ambiente” ha spiegato.
E’ lei stessa a chiarire come la sua esperienza professionale a favore degli industriali valdostani non sia in antitesi con la scelta di campo del PD. “Credo nel programma del Partito Democratico che vuole un’Europa più forte, più vicina ai territori e ai cittadini”. E ancora: “L’Europa unita ci ha consentito 70 anni di pace, di integrazione, ci ha permesso di viaggiare senza frontiere e di avere una moneta unica”.
Edda Crosa corre nella circoscrizione del Nord Ovest, che include oltre alla Valle d’Aosta, la Lombardia, il Piemonte e la Liguria, insieme ad altri 19 candidati del Partito Democratico capeggiati da Giuliano Pisapia. Le competenze e la figura di Edda Crosa saranno spese per le elezioni europee del 26 maggio sottolinea Giovanni Sandri, Presidente del Pd. “Trovo scorretto l’atteggiamento di chi si candida in ottica regionale o amministrativa. Così facendo non si fa capire alla gente quanto è importante l’UE per tutti noi”.
E per il ruolo giocato dall’Ue anche in Valle d’Aosta il Pd ha deciso per una campagna elettorale che punta sull’approfondimento tematico: meno comizi sul territorio e più incontri per spiegare le ricadute concrete che Edda Crosa, pragmaticamente, elenca nel suo discorso: il Forte di Bard, l’area megalitica, l’autoporto, il Parco del Mont Avic. “Tutte queste opere sono state restituite ai valdostani grazie ai fondi europei, sono bellezze artistiche che hanno una valenza per il turismo”.
E ancora la riconversione delle aree industriali della Cogne e dell’Ilssa Viola e della Brambilla oltre alla formazione professionale e a progetti di conciliazione e di reinserimento lavorativo delle donne. “L’Unione Europa sembra un’entità astratta e lontana dalla vita dei cittadini, ma senza l’Europa l’Italia e la Valle d’Aosta sarebbero ai margini e il nostro futuro e quello dei giovani più buio e incerto”.
Martedì 30 aprile i primi appuntamenti elettorali: in mattinata Edda Crosa sarà al mercato di Aosta insieme all’eurodeputata Mercedes Bresso mentre alle 18, insieme a Enrico Morando, ex viceministro all’Economia del Governo Renzi incontrerà gli elettori nella saletta del caffè nazionale.