“Esaurito l’ordine del giorno, dichiaro chiusa la seduta”. E’ da tempo ormai che in Consiglio regionale non si sentono più queste parole. L’attuale legislatura, anzi, potrebbe passare alla storia come quella del “rinvio costante”. Interrogazioni, mozioni o risoluzioni iscritte da oltre un mese che non riescono a essere discusse e che finiscono per rimpolpare l’ordine del giorno della successiva adunanza.
Mercoledì e giovedì i consiglieri torneranno in aula per affrontare 94 punti di cui 67 già oggetto di precedenti riunioni. Non solo. Alla seduta ordinaria si affiancherà quella europea e internazionale che era stata rimandata due settimane fa. Un altro primato di questa legislatura. Senza contare che, come spesso avviene ultimamente, la discussione si apre e si protrae a lungo sulle comunicazioni dei Presidenti.
A rallentare spesso i lavori sono poi le schermaglie in aula fra consiglieri, il continuo richiamarsi al “fatto personale”. Non aiutano le continue sospensioni, a volte richieste per concordare posizioni che avrebbero potuto essere decise prima dell’inizio dei lavori.
Tra i temi potenzialmente caldi di questa seduta, ammesso che si arrivi a discuterli, c’è nuovamente il Casinò. A pochi giorni dall’Assemblea dei soci, convocata per il 23 maggio, Mouv’ vuole informazioni sull’eventuale proroga del termine per l’approvazione del bilancio di esercizio 2018 ma anche sul recupero dei crediti vantati da Finaosta mentre Rete Civica chiede lumi sul deprezzamento del valore immobiliare. Infine la Lega Vda vuole conoscere gli intendimenti del Governo regionale in merito all’evoluzione del percorso concordatario riguardante la Casinò de la Vallée.
