“Un caso di eccezionale rarità”. Così, dall’ospedale “Molinette” di Torino, descrivono il 47enne elitrasportato nella serata di ieri, lunedì 20 maggio, dal “Parini” di Aosta alla Città della salute, nel capoluogo piemontese. L’uomo era trafitto, dopo l’impiego di una balestra, da un dardo di oltre 30 centimetri nel torace. È stato salvato, durante la notte, da un’operazione condotta nel reparto di Cardiochirurgia dall’équipe diretta dal professor Mauro Rinaldi, coadiuvato da Davide Ricci.
Per i medici, se l’episodio è eccezionale, il risultato ottenuto lo è anche di più. Il corpo contundente trapassava, oltre alla parete toracica, il ventricolo sinistro del cuore (la più importante delle camere cardiache), per poi conficcarsi nel polmone sinistro. L’uomo, residente nel circondario di Aosta, dov’è stato soccorso dal 118 a seguito dell’allarme dato da una parente che aveva avvisato, è rimasto sempre cosciente. I medici di viale Ginevra, valutato il paziente, ne hanno deciso il trasporto a Torino, considerando che una rimozione del dardo avrebbe potuto disinnescare un’emorragia incontrollabile.
Giunto alle Molinette, dopo l’instaurazione di una circolazione extracorporea d’emergenza (per supportare le funzioni cardio-respiratorie), i chirurghi hanno estratto la freccia dal cuore e riparato le lesioni cardio-polmonari. L’intervento viene giudicato “senza precedenti” e perfettamente riuscito ed il paziente è stato estubato e svegliato poche ore dopo. Le cause dell’accaduto sono da chiarire: accertamenti in merito sono affidati alla Polizia.
