Aosta: aumenta il contributo per gli sfratti. Il calcolo si farà tramite Isee

Quattro le fasce di reddito previste dal Comune con contributi che passano da 120 euro al mese a 140, da 175 euro a 200, da 230 a 270 euro, e da 280 erogati a 320 per la categoria più debole.
Piazza Chanoux -Municipio
Società

Cambia il Regolamento del Comune di Aosta riguardante il Fondo a sostegno degli sfrattati. Più che un “cambio” vero e proprio si tratta di un aggiornamento della normativa vigente, come illustrato questa mattina – martedì 18 giugno – in III^ Commissione.

Il Regolamento, scritto nel 2006 e diventato operativo a partire dal 2008, prevede l’erogazione di un contributo per l’affitto per un massimo di 24 mensilità. Dopo questo periodo chi ne avesse usufruito non può richiederlo prima che siano passati 5 anni.

La novità sta nelle modalità di calcolo del contributo, ma anche nell’entità della somma stessa, che aumenta.

“Abbiamo deciso di mettere mano a questo Regolamento perché negli anni è diventato obsoleto – a spiegato in Commissione l’Assessore alle Politiche sociali Luca Girasole -, e per adeguarlo alle nuove normative in materia. Abbiamo introdotto, per calcolare il contributo, il parametro dell’Isee, più corretto, e abbiamo adeguato le tariffe che erano parametrate sul prezzo di mercato di 11 anni fa. Crediamo così di fare una cosa gradita ai cittadini in difficoltà dal momento che andiamo a modificare le somme massime che versiamo”.

Nel dettaglio – Girasole parla di un aumento medio del 18% dei fondi che verranno erogati – sono 4 le fasce di reddito individuate attraverso Isee. La quarta prevede un contributo che dai precedenti 120 euro al mese viene portata a 140, per la terza si passa da 175 euro a 200, la seconda fascia aumenta da 230 a 270 euro, mentre la prima – che intercetta i cittadini economicamente più in difficoltà – passa dai 280 euro al mese erogati fino ad oggi a 320.

Il contributo per lo sfratto – che non comprende gli alloggi di Edilizia residenziale pubblica ma le abitazioni in affitto ai privati – si applica in diversi casi: dalla finita locazione, che va convalidata da un giudice, al disagio abitativo in seguito alla perdita dell’alloggio (ad esempio dopo una separazione o alla morosità), o ancora per le persone che escono dalle strutture sanitarie, in mobilità e cassa integrazione (dopo i primi due anni, ovvero quando vengono meno gli ammortizzatori dello Stato), in casi di riduzione del reddito (ad esempio dopo il pensionamento, con abbassamento del reddito).

Tra i requisiti per accedere al contributo c’è la residenza ad Aosta, ed il non essere proprietari di uso e usufrutto di altri alloggi adeguati alle esigenze del nucleo in regione.

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