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Polizia e Skuola.net insieme per una “maturità al sicuro”

C’è chi è convinto che sulla rete circolino, in anticipo, le tracce d’esame, o che i telefonini siano sotto controllo durante l’esame. Ecco quindi la campagna contro fake news, bufale e leggende metropolitane.
Società

Su un campione di circa 3.000 studenti che inizieranno la maturità domani, mercoledì 19 giugno, uno su sei crede di poter trovare su Internet le tracce delle prove anzitempo, mentre uno su cinque ritiene che la Polizia controlli i telefonini degli studenti durante l’esame. Convinzioni ovviamente erronee, ma la ricerca, condotta dal portale Skuola.net per la Polizia di Stato, ha condotto a lanciare, per l’undicesimo anno consecutivo, la campagna di sensibilizzazione “Maturità al sicuro”.

L’obiettivo è di debellare il fenomeno delle fake news, bufale e leggende metropolitane che circolano sulla prova a chiusura del ciclo di studi superiori, facendo evitare ai ragazzi non solo di perdere tempo prezioso, ma anche di rimetterci del denaro, alla ricerca della “soffiata giusta”. Per la Polizia postale e delle comunicazioni, promotore dell’iniziativa (in collaborazione, appunto, con Skuola.net), i risultati nel tempo non sono mancati.

Dal 2014, spiega un comunicato stampa, il fenomeno si è ridotto perché in passato uno studente su tre era convinto di “stanare” dai meandri della rete il tema di italiano, o le altre tracce d’esame. In epoca di social media imperanti, tuttavia, la Polizia non intende abbassare la guardia. Sia perché i maturandi cambiano ogni anno, sia perché le false credenze che emergono dalla richiesta sono anche di altra natura e, in alcuni casi, fanno sorridere.

Ad esempio, il 42% del campione teme di poter essere “perquisito” dai professori di commissione e circa il 19% crede che la scuola sarà “schermata” per impedire ai cellulari di connettersi ad Internet. Non meno rilevante il dato di quell’8% dei maturandi che, invece, si aspetta di trovare commissari d’esame dotati di strani dispositivi di rilevamento magnetico per i cellulari.

Se gran parte dei ragazzi è cosciente che utilizzare il telefonino equivale all’espulsione dalle prove (92%), rimangono incertezze per quanto riguarda ciò che è ammesso o vietato durante la maturità. Per il 31% dei ragazzi, infatti, non costituisce reato ricevere le soluzioni delle tracce dall’esterno, mentre la prova è in pieno svolgimento.

Per aiutare gli studenti ad affrontare l’esame con maggiore serenità, confidando nei propri mezzi e nella preparazione ricevuta durante gli anni sui banchi, senza cercare scorciatoie truffaldine che comporterebbero solo l’esclusione dall’esame, nell’ambito della campagna è stato realizzato anche un video in collaborazione con lo youtuber Nikolais.

Il clip, che potete vedere qui, passa in rassegna le tipologie di studente più diffuse: dall’ansioso al “selfista”, passando per il “tanto non lo chiede” e il credulone. Quest’ultimo sarà preda di una possibile compravendita di tracce in anticipo, sventata dall’intervento di un agente. Inoltre, un rappresentante dalle Polizia di Stato sarà anche presente alla tradizionale diretta di Skuola.net nelle ore precedenti l’esame, per rispondere a tutti i dubbi degli studenti.

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