Detenzione armi, attenzione al termine per presentare il certificato medico

La Questura ricorda le novità introdotte nella legislazione da un decreto dell'agosto 2018. Dal prossimo 14 settembre partiranno delle diffide individuali agli interessati, dopodiché, in mancanza di adempimenti, le armi verranno ritirate.
Questura di Aosta
Cronaca

Un decreto legislativo dell’agosto 2018 ha introdotto, dando attuazione ad una direttiva comunitaria, alcune modifiche alle norme in materia di armi. Tra le novità vi è l’obbligo di presentare, ogni cinque anni, un certificato medico che attesti i requisiti prescritti a carico di chi detiene le armi, anche per collezione.

La certificazione può essere rilasciata dal settore medico-legale dell’Unità Sanitaria Locale, o da un medico militare, oppure della Polizia di Stato o del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in servizio. Da essa dovrà risultare che il detentore di armi non è affetto da malattie mentali, oppure da vizi che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere.

Dall’obbligo, secondo le norme, sono esclusi coloro che siano anche titolari di licenza di porto d’armi in corso di validità. A tal proposito, la Questura ricorda che, in caso di licenza non più rinnovata, i cinque anni decorrono dalla scadenza dell’ultimo rinnovo ai collezionisti di armi antiche.

Il certificato medico va presentato all’Ufficio Armi della Questura di Aosta, oppure alla Stazione dell’Arma dei Carabinieri competente per territorio. Nella fase di prima applicazione della nuova normativa, entrata in vigore il 14 settembre 2018, ai proprietari era stato concesso un anno di tempo per produrre l’attestazione.

La Questura ricorda che la scadenza, il prossimo 14 settembre, si avvicina e da quella data si procederà a diffidare formalmente i singoli interessati, affinché ottemperino alla produzione della necessaria certificazione medica entro i successivi sessanta giorni. Trascorso tale termine, in mancanza dell’adempimento, le armi verranno ritirate cautelativamente dalle forze di polizia e gli atti saranno trasmessi all’autorità prefettizia per la successiva emissione del divieto di detenere armi.

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