Anche questo anno ci saremo anche noi di Aostasera a Glocal, il Festival del Giornalismo digitale, in programma, a partire da domani e fino a domenica 10 novembre, a Varese. L’appuntamento è di quelli da segnare in agenda per chi, come noi, fa informazione e in particolare ha scelto, per farla, il web.
Saranno 45 incontri e 150 speaker ospiti di un Festival che questo anno vuole mettere il focus su “territori e giornalismo” e propone di riflettere sul futuro della professione giornalistica, con un occhio particolare alla funzione che il racconto e le relazioni hanno nel descrivere un territorio.
Perché la nostra professione è in crisi, la credibilità della categoria è ai minimi storici (anche per colpa nostra), gli attacchi si moltiplicano, i giornali non vendono più come prima, la mediazione giornalistica è, per molti, un fastidioso retaggio del passato. Ciònostante emerge ancora con forza un bisogno di essere informati, di capire cosa accade, di sapere i fatti e di leggere le notizie di un determinato territorio.
Parlare di territori non è, come si potrebbe pensare, solamente guardare ad una dimensione locale del racconto, ma considerare gli spazi e le esperienze che arrivano da questi luoghi. Glocal infatti guarda al giornalismo locale in una dimensione globale. Da qui l’importante partnership aperta tra ANSO, l’Associazione nazionale della stampa online, di cui siamo soci, e con Google che ha portato il Festival ad avere ospite Richard Gingras vice president News di Google: in una conversazione con Mario Calabresi, già direttore della Stampa e di Repubblica, parlerà dell’importanza delle notizie locali in un mondo digitale e dell’evoluzione di questa professione.
“L’ottava edizione del nostro festival è sempre più Glocal – ha dichiarato Marco Giovannelli, direttore di Glocal -. Da una parte la grande attenzione ai territori e agli editori di esperienze locali e dall’altra la presenza di un gigante del mondo digitale come Google. La dimensione Glocal del resto rappresenta da sempre la grande novità per il mondo editoriale dove il locale vive al centro delle comunità con il suo lavoro di informazione, racconto e servizi, con la testa rivolta anche fuori dai propri territori”.