Per il possesso di 27 grammi di cocaina e per non aver rispettato le prescrizioni conseguenti all’avviso orale del Questore cui era sottoposto, il 41enne aostano Antonio Caracciolo è stato condannato oggi, venerdì 20 dicembre, dal giudice monocratico Marco Tornatore, a due anni e due mesi di carcere, nonché ad una multa di 2.900 euro.
I fatti risalgono al 24 agosto 2018. Insospettita dal trattenersi dell’uomo nei servizi di un locale di Aosta, la barista aveva chiamato la Polizia. Gli agenti, una volta riusciti ad entrare, avevano individuato due pacchetti di stupefacente, rispettivamente con 10 e 17 grammi di “neve”: uno nel water e uno recuperato sotto la finestra del bagno dell’esercizio, segno – ha sostenuto l’accusa – del tentativo di celarla.
Nella stessa occasione erano stati rinvenuti, e sequestrati a Caracciolo anche un bilancino ed un telefono cellulare. Proprio quest’ultimo, considerato l’emergere dai controlli dell’avviso orale emesso dal Questore nei confronti dell’uomo (che gli impediva di detenerlo), ha fatto scattare l’imputazione per la violazione delle norme sulle misure di prevenzione, affiancata a quella sul traffico e sulla detenzione illeciti di stupefacenti. L’accusa era rappresentata dal pm Maria Luisa Verna.