L’allarme, come spesso accade di questi tempi, era rimbalzato sui social: “gli insegnanti valdostani non percepiscono gli assegni familiari dal luglio 2019”.
Dietro c’è un problema più corposo: la necessità dell’Amministrazione regionale di superare le richieste cartacee, attraverso una piattaforma online per quelle elettroniche, che però non ancora pronta.
Diversi gli “scogli” affrontati, al momento il collaudo tecnico della piattaforma è terminato con successo – i tecnici stanno lavorando adesso sulla messa in produzione –, il più problematico dei quali è stato proprio quello legato all’assegno per il nucleo familiare, anche perché si riverbera direttamente sul pagamento degli stipendi.
Non solo, nata inizialmente proprio per la gestione degli assegni familiari e le detrazioni fiscali, la piattaforma è poi stata implementata per attivare altri servizi e diverse istanze come le comunicazioni di pagamento degli stipendi, il calcolo della della percentuale del Fondo di pensione complementare FonDemain (cioè l’ex Fopadiva) e ancora le eventuali richieste di revoca credito fiscale di 80 euro (il cosiddetto “Bonus Renzi”) in busta paga.
Il problema, però, dovrebbe essere alle spalle: “La piattaforma elaborata da InVa – spiega l’Assessora all’Istruzione Chantal Certan – ha avuto dei ritardi, ma sarà attiva entro fine gennaio. Al 30 giugno 2019 sono stati 245 gli insegnanti che hanno percepito l’assegno familiare tra docenti di ruolo e supplenti annuali ai quali si aggiungono alcuni saltuari che lo percepiscono ovviamente solo nei mesi in cui prestano servizio”.
Sei mesi di mancati pagamenti – assicurano dall’Assessorato – che saranno sicuramente recuperati appena la piattaforma sarà operativa, anche perché le richieste coprono il periodo che va da luglio 2019 a giugno 2020.
“Ho convocato una riunione con le Organizzazioni sindacali per la prossima settimana – chiude Certan –, nella quale verranno trattate le problematiche e spiegate le motivazioni del ritardo”.