Coronavirus: “Se siamo vivi non possiamo che ringraziare l’ospedale”

Marilena e Francesco sono marito e moglie e sono stati ricoverati all'ospedale Parini, in rianimazione e poi in reparto Covid-19, per più di un mese. La loro è una lettera aperta di ringraziamento per tutti coloro, medici, infermieri e Oss, li hanno assistiti con umanità
Pronto Soccorso Parini
I lettori di Aostasera

Con mia moglie siamo stati ricoverati all’ospedale Parini, in rianimazione e poi in reparto Covid-19, per più di un mese. Il Coronavirus ci ha colpiti violentemente. Vorremmo ringraziare pubblicamente tutti quanti ci hanno dato assistenza, dai dottori agli infermieri, agli oss, a tutto il personale indistintamente dal loro ruolo.

Non solo ci hanno salvato la vita, con una professionalità ineccepibile, ma tutti hanno dimostrato una gentilezza, un’attenzione, un affetto, un’umanità unica. Non abbiamo mai riscontrato altrove un’abnegazione, una dedizione al proprio lavoro ed ai pazienti, come la loro.

Se siamo vivi non possiamo che ringraziare l’ospedale. Siamo speso abituati a criticare quello che ci circonda, il pubblico in particolare. Ebbene qui non possiamo che elogiare tutti. La nostra sanità non è seconda a nessuno. Forza, vi sosterremo sempre.

Marilena e Francesco

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