“Stiamo facendo un bel lavoro insieme per capire le rispettive problematiche e remare tutti dalla stessa parte”: così l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Saint-Vincent, Paolo Rollandin, definisce il confronto portato avanti con i commercianti del territorio, con i quali ieri, martedì 12 maggio, c’è stato un secondo incontro.
“Alcune delle nostre proposte sono state accettate”, spiega Valerio Artaz, rappresentante degli operatori: “è stata cancellata la TOSAP, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, per tutto il 2020, ed è stata aggiunta una detassazione dell’IRPEF per i redditi sotto i 40.000 euro”. “Per noi si tratta di cifre considerevoli, solo per l’IRPEF sono circa 250.000 euro e 50.000 per la TOSAP”, commenta Rollandin.
Sul piatto resta la questione dei dehors, per la quale una risposta arriverà a breve: “Vogliamo aumentare l’appeal commerciale delle attività ed il rispetto delle normative sanitarie senza favorire nessuno ma venendo incontro a tutti. Chiediamo però che ci sia una coordinazione per dare un senso unitario dei dehors”, continua l’assessore. La richiesta dei commercianti è che si arrivi ad una soluzione, in questo senso, al più presto, “per essere pronti a ripartire entro metà giugno. Abbiamo chiesto anche una riduzione della TARI, almeno per le attività rimaste chiuse, ma è ancora da vedere”, precisa Artaz.
Più complicata la questione della tassa di soggiorno – che non sarà annullata ma le cui scadenze per il primo quadrimestre verranno dilazionate – che costerà al comune circa 50.000 euro di mancato incasso “che però non influirà sugli albergatori in quanto è pagata dai turisti”, dice Rollandin.
“Non possiamo rinnovare la gratuità dei parcheggi di superficie nelle zone blu perché il senso è quello della rotazione, ma abbiamo prolungato gli orari gratuiti di alcuni parcheggi interrati. Non sarà possibile chiudere la ZTL, ma l’idea allo studio è di ridurre gli orari per il trasporto merci”, conclude Rollandin.
Intanto, il gruppo spontaneo degli operatori del commercio, turismo ed artigianato del comprensorio Saint-Vincent, Chatillon e paesi limitrofi, che rappresenta 230 partite IVA e 400 dipendenti circa, ha chiesto un’audizione alla Commissione Affari Generali del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta.