“L’immediato adeguamento della legge elettorale regionale alla 20/2016, così come già è vigente per le elezioni comunali valdostane, anche al fine di evitare eventuali contenziosi”. E’ quanto chiede con una nota Italia Viva.
Il movimento ricorda come “delle sette regioni che andranno al voto a settembre, Liguria, Puglia e Valle d’Aosta sono inadempienti alla legge 20/2016 sulla rappresentanza di donne e uomini nei consigli regionali e sono state sollecitate dal Governo ad adeguarsi o con l’espressione della seconda preferenza di sesso differente o con le quote di lista con garanzia di pari rappresentanza di genere”.
Una legge, che sottolinea Italia Viva, “intende porre rimedio ad una discriminazione evidente: nel nostro paese ci sono solo due Governatrici su 20 regioni e in Valle d’Aosta sono solo 8, su 35, le consigliere regionali.”
Mentre Liguria e Puglia stanno procedendo alla relativa modifica della legge elettorale, la Valle d’Aosta si avvia alle elezioni regionali “mantenendo il non lusinghiero primato di maglia nera nella valorizzazione della donna nella gestione della cosa pubblica.” Per Italia Viva “rivendicare l’autonomia elettorale della nostra regione significa valorizzare, e non escludere, le donne in politica.”