E’ passata alla fine la linea della discontinuità o della novità. Le forze della coalizione fra Uv, Stella Alpina, Epav, Alliance Valdotaine e Progetto Civico Progressista hanno indicato ieri sera il direttore della Sfom ed ex coordinatore in Regione delle politiche sociali, Gianni Nuti, 56 anni, come candidato sindaco di Aosta.
L’ultima parola spetta ora allo stesso Nuti, che dovrà sciogliere eventuali riserve sulla sua candidatura. Nelle scorse settimane il docente dell’UniVda e direttore della Sfom aveva posto come condizione l’esistenza di ampie convergenze intorno al suo nome, sostenuto in primis da Rete Civica, da Guido Grimod e Albert Lanièce dell’Uv ma anche dall’Assessore Mauro Baccega. Oltre all’indicazione del candidato sindaco, il tavolo della coalizione ieri ha trovato l’accordo su una prima bozza di programma.
Cala definitivamente, quindi, il sipario sul progetto “Aosta coraggio” del sindaco Fulvio Centoz. Resta invece aperta la partita del vice sindaco. Difficile che a questo punto possa essere Titti Forcellati, invisa al suo stesso partito. Fra i nomi alternativi usciti ieri al tavolo c’è quello del presidente del consiglio comunale di Aosta Sara Favre e di Marco Gheller, già candidato alle scorse europee con Uv, Stella Alpina, Epav Uvp e Alpe.
Un punto finale sull’accordo arriverà domani sera.
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Capisco che si voglia evitare il ballottaggio, ma un “rassemblement di rassemblement” nasce debole e poco convincente. Se Gianni Nuti è espressione in primis di Rete Civica, già alleata di PD e Verdi Europei, può e deve correre il rischio di vincere solamente al 2°turno, proponendosi solo successivamente ad altre forze che intenderanno sostenerlo nelle priorità e nelle scelte amministrative di Aosta.
L’ego di questo signore non conosce limiti,se continua con questo spirito ambizioso fra qualche anno si candiderà a Papa…