Ultimi comizi per Vallée d’Aoste Unie. Alcuni dei candidati si sono ritrovati, questa sera, presso il Salone Congressi del comune di Saint-Vincent per uno degli ultimi incontri prima del voto delle regionali, in programma il 20 e 21 settembre. Durante l’appuntamento gli aspiranti consiglieri hanno affrontato e approfondito alcuni dei punti cardine su cui hanno fondato il proprio programma elettorale. Su tutti i temi “caldi” degli ultimi mesi: scuola, sanità ed esercizio dell’autonomia.
Per la scuola Vallée d’Aoste Unie ribadisce l’importanza della creazione di “reti” fra gli istituti, le famiglie e gli enti locali, così da migliorare l’effettiva qualità dell’istruzione valdostana. Mentre per la sanità auspica un netto cambiamento di rotta in favore della salute pubblica anziché dell’azienda. Rendere efficiente l’ospedale Parini affiancandogli, anche, strutture secondarie e capillari sul territorio. Infine, proponendosi agli elettori come una forza autonomista del futuro, Vallée d’Aoste Unie intende riportare agli antichi splendori la comunicazione e la collaborazione della regione con Roma e Bruxelles, senza, però, dimenticare la propria matrice federalista.
“Da consigliere uscente ho assistito ad alcune vicende politiche che mi hanno segnato” dice Jean-Claude Daudry “l’assenza di maggioranze politiche stabili si è tradotta in mancanza di risposte. Noi è qui che vogliamo intervenire! Dando nuove risposte alla nostra regione e ponendo una particolare attenzione alla riorganizzazione degli assessorati, intendiamo portare avanti la nostra lotta alla burocrazia, allo svuotamento dell’autonomia e alla disonestà ed incoerenza della politica”.
Prosegue Marina Tumiati affrontando il nodo sanità. “L’azienda sanitaria valdostana è malata e per questo sono arrabbiata e rammaricata. Se un plauso va a tutti gli operatori che con il loro operato hanno tenuto e stanno tenendo in piedi il nostro sistema sanitario, serve riorganizzare i servizi a fianco dell’ospedale Parini che essendo l’unico sul territorio deve necessariamente essere efficiente ed efficace. Non si può aspettare degli anni per fare le visite. Si deve per questo guardare al territorio, ampliando e rinforzando le strutture ambulatoriali con nuovi servizi e maggiore personale. Personale che poi andrebbe anche tutelato.”
A proposito di tutele si esprime anche Patrizia Dondeynaz: “I nostri alunni vanno tutelati. Da insegnante posso garantire che i ragazzi hanno patito la lontananza da scuola più di quanto siamo portati a pensare. Tutelarli significa migliorare la qualità dell’istruzione a tutti i livelli. Significa, ad esempio , migliorare i trasporti per gli studenti più grandi che si muovono per andare all’Università”
Dello stesso parere è Agnese Di Trani: “Tutelare gli istituti scolastici e gli studenti significa, anche, far collaborare gli istituiti con gli enti presenti sul territorio per ampliare l’offerta formativa e per creare quelle reti di collaborazione che sono alla base dell’istruzione moderna. In fin dei la scuola è una sorta di contenitore all’interno del quale si formano i nostri futuri adulti, futuri professionisti, dirigenti. Non mi capacito di come il consiglio non guardi all’istruzione come un possibile fiore all’occhiello per la regione”.
Conclude Luciano Caveri:” Quello che è mancato alla politica degli ultimi anni è prendere spunto dalle esperienze delle persone. Non solo, un altro errore è stato pensare all’autonomismo come ad un qualcosa di congelato ed immutabile nel tempo. Per sopravvivere, per vivere bisogna evolversi di pari passo col mondo che ci circonda. Bisogna abbandonare il passato e ripensarsi in una chiave futuribile. Per noi è importante una profonda riforma delle istituzioni valdostane in questa direzione. Perché tutto funzioni si deve riprendere in mano l’idea di federalismo e il concetto di sussidiarietà”.
Dopo il comizio di questa sera a Saint-Vincent, la lista sarà domani alle 18 ad Ayas e alle 20 a Antey e Brusson (20.30). Giovedì 17 ultimo appuntamento alle ore 18 a Perloz.