Alla biblioteca di Sarre una mostra, ideata e curata da Adriana Meynet in collaborazione con il gruppo di badoché e con Jefferson Curtaz, celebra il passato della Badoche de Saint-Maurice, la tradizionale festa che coinvolge i giovani di Sarre capoluogo durante la festa patronale di San Maurizio.
Non solo una celebrazione di ciò che è stato, ma anche la voglia di ribadire i presente e lo stato di grande salute della Badoche – sono più di 15 i ragazze che partecipano e che devono essere nubili e celibi e residenti nella parrocchia di Saint-Maurice -, e proiettare questa tradizione nel futuro, con tutto ciò che comporta.
L’esposizione raccoglie diverso materiale fotografico, dall’inizio della festa fino ai giorni nostri, oltre che alcuni documenti come le bottiglie di vino prodotte ogni anno dai badoché con l’etichetta che riporta il manifesto dell’anno e un video-documentario girato nel 2006.
L’invito per tutti i saroleins, ma non solo, che Adriana Meynet e la biblioteca rivolgono è quello di farsi avanti nel caso fossero in possesso di materiale fotografico o altro inerente alla Badoche per poter ampliare l’archivio finora a disposizione. L’altro invito è quello di visitare la mostra per cercare di capire dove affondano le radici di questa festa tipicamente dell’alta Valle, ma che trova a Sarre il baluardo della tradizione della Plaine.
La mostra rimarrà visitabile fino al 31 ottobre all’ultimo piano della Biblioteca comunale di Sarre in frazione Saint-Maurice.
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Come mai solo uno ha la mascherina?